Mentre due ministri del governo Meloni hanno deciso di fare ricorso contro l’ordinanza con la quale il Gip del tribunale aretuseo, Salvatore Palmeri, ha, di fatto, bloccato l’operatività degli impianti del depuratore biologico consortile di Priolo, i lavoratori dell’Ias hanno deciso, di concerto con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali di categoria, di riunirsi in assemblea permanente. Una risoluzione che scaturisce, innanzitutto, dall’incertezza sulla prosecuzione dell’attività dell’impianto e sul loro futuro occupazionale. Tra diretti e indotto, attorno all’Ias ruotano circa un centinaio di lavoratori, oggi preoccupati su che ne sarà del depuratore e delle prospettive occupazionali.
C’è stato un primo confronto due settimane addietro con il sindacato, da cui è scaturita la disposizione di proclamare lo stato di agitazione. A questa si aggiungerà, a partire da lunedì mattina, l’assemblea dei lavoratori davanti allo stabilimento. Una sorta di sit-in permanente che vedrà anche il coinvolgimento dei lavoratori degli altri stabilimenti del polo industriale siracusano.
“Vogliamo accendere i riflettori sul caso Ias”, ha commentato Andrea Bottaro, segretario della Uiltec, il quale, insieme con i suoi colleghi Fiorenzo Amato della Filctem, e Alessandro Tripoli della Femca, si è confrontato con i dipendenti dell’azienda. “Cerchiamo quelle certezze – dice Bottaro – che ad oggi non riusciamo a individuare. Da una parte c’è la magistratura che rileva incongruenze funzionali dell’impianto temendo riscontri di natura ambientale e spinge perché queste siano rimosse drasticamente; dall’altro, c’è la politica che ci dà una lettura diametralmente opposta. Insomma, al momento regna la confusione che non fa bene ai lavoratori dell’Ias e di tutto il polo industriale siracusano oltre che disorientare il cittadino”.
Anche sotto l’aspetto ambientale, il sindacato nutre qualche perplessità per la prospettata soluzione che ogni grande utente debba realizzare il proprio impianto di depurazione. “In questi giorni stiamo riflettendo sullo swich off annunciato dell’Ias – dice Bottaro – ciò comporterebbe la realizzazione di almeno altri cinque punti di emissione per altrettanti stabilimenti della zona industriale”.
I lavoratori dell’Ias si ritroveranno, quindi, lunedì mattina davanti ai cancelli del depuratore per fare sentire la propria voce e per coinvolgere la politica a qualsiasi livello perché si faccia chiarezza attorno all’intera vicenda. Assemblea che dovrebbe essere preparatoria di una manifestazione ancora più rilevante che coinvolgerà tutto il comparto industriale del triangolo Priolo-Augusta-Melilli.
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