Priolo, omicidio Boscarino: la requisitoria dei pm il 5 febbraio

E’ alle battute conclusive il processo per l’uccisione di Alessio Boscarino, il 24enne vittima di un agguato in via Tasso a Priolo la sera del 4 dicembre 2016. Imputati alla sbarra sono i priolesi Christian e Roberto De Simone, rispettivamente di 34 e 28 anni, e Davide Greco, 30 anni, ritenuti gli autori dell’omicidio. Nell’ultima udienza la Corte d’assise (presidente Tiziana Carrubba, a latere il giudice Livia Rollo) ha emesso un’ordinanza con cui ha rigettato la richiesta dei legali difensori (avv. Sebastiano Troia, Puccio Forestiere e Antonio Zizzi) di sottoporre a confronto la madre della vittima, e il teste che avrebbe riferito alla donna gli esecutori dell’omicidio del figlio. Teste che, al momento di confermare in aula quanto riferito, non ha confermato le sue precedenti dichiarazioni.

Il pubblico ministero Gaetano Bono si è opposto alla richiesta dei legali degli imputati e la Corte d’Assise gli ha dato ragione sostenendo che le dichiarazioni dei due testi sono state trattate e discusse durante l’istruttoria dibattimentale.
La Corte ha rigettato anche la richiesta dei difensori di citare un amico di Boscarino che ebbe una lite con Maicol De Simone a San Focà, fissando, invece,
il calendario delle tre udienze per la discussione. La prima sarà il 5 febbraio per la requisitoria dei pm Tommaso Pagano e Gaetano Bono; il 12 febbraio toccherà all’avv. Domenico Mignosa, legale della parte civile, Rosa Boscarino e il 26 febbraio sarà il turno degli avvocati Sebastiano Troia, Puccio Forestiere e Antonio Zizzi illustrare le loro arringhe. Non è escluso che gli imputati possano rilasciare in aula dichiarazioni spontanee o produrre memorie scritte prima dell’avvio della camera di consiglio.

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