La Polizia di Stato ha tratto in arresto un quarantenne, colto nella flagranza del reato di atti persecutori perpetrati nei confronti della ex compagna di ventisei anni. La tempestiva attività investigativa è stata condotta dai poliziotti del Commissariato di Priolo Gargallo, sotto il coordinamento della Procura aretusea. La ragazza aveva già denunciato l’uomo per una serie di condotte persecutorie realizzate nell’ultimo mese, poiché lo stesso non accettava la fine della loro relazione.
Pedinamenti per le vie cittadine, appostamenti nei pressi dei luoghi abitualmente frequentati dalla vittima e reiterati tentativi di approccio, avevano cagionato nella stessa un perdurante e grave stato di ansia e paura, nonché un fondato timore per la propria incolumità, tale da indurla a modificare le proprie abitudini di vita. Nella giornata in questione la ventiseienne, mentre percorreva le vie cittadine a bordo della propria auto, si trovava costretta a chiamare il numero unico di emergenza, poiché l’uomo la stava seguendo, utilizzando con insistenza gli abbaglianti e gesticolando al fine di farla accostare.
L’operatore della Sala Operativa, capendo che l’inseguimento si stava svolgendo nei pressi del Commissariato, tranquillizzava la ragazza e mantenendo il contatto telefonico con la stessa, la invitava a raggiungere l’Ufficio di Polizia. Dunque, l’indagato seguiva la ex compagna sino al parcheggio del Commissariato, ove veniva bloccato dai poliziotti preallertati, mentre cercava di raggiungere ancora una volta la vittima. Dopo le incombenze di legge, il quarentenne veniva condotto in carcere. A seguito della celebrazione dell’udienza di convalida per l’uomo è stata confermata la custodia cautelare in carcere.