Processo al sindaco Gianni, anche il tribunale di Catania si dichiara incompetente

Sarà la Corte di Cassazione a decidere in quale sede si farà il processo

Dopo il tribunale di Siracusa anche quello di Catania ha dichiarato la propria incompetenza a giudicare il sindaco di Priolo, Pippo Gianni. Il processo, come si ricorderà, si era fermato per consentire la trasmissione degli atti a Catania dopo che il tribunale aretuseo (presidente, Salvatore Cavallaro; a latere, Maria Lupo e Ilenia De Giovanni), il 16 giugno dello scorso anno aveva rigettato la richiesta di giudizio immediato, avanzata dalla Procura accogliendo, invece, l’eccezione della difesa dell’imputato. Il tribunale ha sostenuto che il primo reato contestato a Gianni, sarebbe stato consumato a Catania nei confronti della Sonatrach, i cui dirigenti avrebbero ricevuto pressioni per assunzione di personale. Ma anche il tribunale etneo ha dichiarato la propria incompatibilità. La palla adesso passa alla Corte di Cassazione che dovrà decidere in quale sede dovrà svolgersi il processo a carico del primo cittadino priolese.

Il sindaco Gianni, che com’è noto, deve rispondere d’istigazione alla corruzione, tentata concussione, falsità materiale e ideologica in atti pubblici, pur confermando di avere avuto colloqui con i dirigenti di alcune grandi imprese del petrolchimico, ha sempre sostenuto di non essere mai ricorso alle minacce ma di essersi limitato al ruolo che la politica gli attribuisce di sostenere i lavoratori e le imprese locali.

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By F N

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