Organici di magistrati, giudici e di personale amministrativo con molte scoperture mentre la mole di procedimenti si dilata a dismisura fra reati comuni, fenomeno dell’immigrazione sempre presente, reati nella pubblica amministrazione rilevanti. E’ questa la fotografia della giustizia siracusana dal primo luglio 2016 al 30 giugno 2017, così come descritta dal presidente della Corte d’appello di Catania, Giuseppe Meliadò, che ieri mattina ha presentato la sua relazione in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. Il presidente Meliadò si è soffermato parecchio sul numero esiguo di magistrati sostenendo che “l’organico in servizio alla Procura di Siracusa soffre di una scopertura percentuale di oltre il 50%, essendo presenti in servizio solo 6 dei 13 sostituti in pianta organica”. La relazione fa riferimento allo scorso anno mentre per il mese di aprile è previsto l’arrivo di nuovi giovani magistrati, seppur alla prima esperienza, mentre altri due sono stati applicati all’inizio di gennaio.
“Gravissime – scrive Meliadò – dappertutto, ormai da anni, sono le carenze d’organico del personale amministrativo, deficitarie soprattutto a motivo del continuo pensionamento dei dipendenti per raggiunti limiti d’età, senza che nel tempo tale fisiologico fenomeno sia stato finora bilanciato da una corrispondente immissione di nuove e più fresche risorse umane. Allo stato esiste una scopertura percentuale dell’organico distrettuale pari all’11%”.
La disamina dell’alto magistrato si sofferma sul fatto che nel Tribunale di Siracusa “a soffrire sono tutte le posizioni apicali e intermedie, senza che a dare decisivo sollievo possa essere la nutrita schiera degli “ausiliari” in servizio, privi come sono di “potere di firma” (e sebbene il Ministero della Giustizia abbia ritenuto le vacanze d’organico compensate dall’eccedenza di tale personale ausiliario)”.
I procedimenti. Per quanto riguarda la mole dei procedimenti nel giro dell’ultimo anno sono sopravvenuti 9.479 procedimenti a modello 21 e ne sono stati esauriti 12.145, per cui la pendenza è passata da 15.829 fascicoli a 13.163. Quanto ai procedimenti contro ignoti, ne sono sopravvenuti 7.593, essendone stati esauriti 7.939, per cui la pendenza risulta anche qui diminuita da 6.362 fascicoli a 6.016.
Il numero totale di procedimenti per i quali è stata richiesta l’archiviazione per prescrizione è notevolmente diminuita, attestandosi a 999, a fronte dei 1.962 dell’anno precedente. Sono state presentate 302 richieste di applicazione della custodia cautelare in carcere (387 l’anno precedente), che hanno interessato 487 soggetti, mentre 205 sono state le richieste di applicazione della custodia cautelare domiciliare o in luogo di cura (337 in precedenza), in relazione a 245 soggetti (337 in precedenza). 635 sono state le richieste di convalida del fermo o dell’arresto. Con riferimento all’attività dell’ufficio esecuzioni si rileva come nel periodo considerato siano stati emessi 79 ordini di carcerazione diretta (27 nell’anno precedente).
Pubblica amministrazione. Per quanto concerne i reati contro la pubblica amministrazione, il bilancio dell’ufficio è valutato dal Procuratore Giordano come di “assoluto rilievo”. Segnalati alcuni procedimenti di corruzione a carico di funzionari comunali, finalizzata all’ottenimento della cittadinanza italiana jure sanguinis da parte di cittadini brasiliani, e di abuso patrimoniale a carico di consiglieri per avere introitato i gettoni di presenza in alcune riunioni del consiglio comunale di Siracusa, convocate e tenute in maniera irregolare o addirittura solo pro forma.
Ambiente. Per quanto concerne l’azione di contrasto all’illegalità sul versante della tutela dell’ambiente, la Procura segnala che sono in corso indagini sulle violazioni delle norme sul trattamento delle acque reflue; sono stati riscontrati fenomeni di inquinamento dei pozzi e del sottosuolo, nonché di inquinamento marino e atmosferico. Immigrazione. Nella relazione del presidente Meliadò emerge che “persiste l’illecito fenomeno del favoreggiamento all’immigrazione clandestina. La maggior parte di coloro che hanno concorso alla concreta realizzazione di tale reato nel territorio di competenza risultano avere operato principalmente in territorio libico. I risultati raggiunti evidenziano uno standard qualitativo e quantitativo di elevato interesse investigativo e soprattutto giudiziario, per la diretta e proficua metodologia applicata nella raccolta delle informazioni, catalogate e analizzate (anche con la recente collaborazione intrapresa con Europol), che ha permesso di accertare l’arrivo di 28.117 migranti clandestini, tramite 255 sbarchi, mentre sono stati fermati 214 “scafisti”, di cui 5 arrestati a Malta, e successivamente estradati in Italia”.
Il Procuratore capo Giordano ha segnalato come “negli ultimi tempi si sia molto intensificato il flusso migratorio dalle coste turche e greche, con una trentina di sbarchi dalla fine dello scorso anno, condotti sul versante sud-orientale dell’isola e che hanno portato in Italia, a bordo di barche a vela o piccoli cabinati condotti da soggetti ucraini o anche russi, georgiani e bielorussi, oltre 2.000 migranti extracomunitari clandestini, a gruppi di 30/50 persone, di nazionalità prevalentemente siriana, irachena e iraniana. Gli “scafisti” sottoposti a fermo sono in numero di 50 circa”.