I consiglieri comunali del gruppo Prospettiva Priolo Gargallo, Alessandro Biamonte, La Posata Angelo, Yuri Bonafede, Dania Delfino e Fabio Castrogiovanni intervengono sulla questione inquinamento, che avrebbe dovuto trattarsi in consiglio comunale alla presenza del governatore Musumeci. “Un tema importantissimo – dicono -trattato in modo superficiale e confusionario. Nessuna proposta concreta è emersa da parte dell’amministrazione oltre ad un generico attacco frontale contro la zona industriale e contro i deputati”. Unico deputato presente l’on. Giovanni Cafeo.
“Parlare del futuro della zona industriale è complesso – dicono i tre consiglieri comunali – abbiamo sentito più volte dire alla politica e ai sindacati che necessitano le bonifiche,più volte sono stati
stanziati dei soldi a livello nazionale. Si è parlato anche di dismissioni che, per quanto ci riguarda, sono impensabili;
bisogna essere anche razionali nei ragionamenti, altrimenti si rischia soltanto di fare demagogia”.
“Sappiamo tutti che la zona è ancora caratterizzata da frequenti miasmi e ed esalazioni, oltre ad allarmare la popolazione, indicano che è compito dell’Ars stilare una proposta di legge, tenendo conto delle indicazioni che possono provenire dai tecnici, dagli esperti che
monitorano questo tipo di inquinamento. Alcuni tentativi sono stati fatti nel passato, ma tutto è rimasto senza prosieguo. Cosa manca? Cosa si attende? Il fatto che non siano non normati alcuni inquinanti non significa che non si debba fare nulla: si può, per esempio, produrre un protocollo, stabilendo un limite idrocarburi non metanici (che normalmente sono indicati con NMHC) comprendono tanti composti sia alifatici sia aromatici (per
esempio benzene) ad esclusione del metano. I secondi sono formati dall’idrogeno solforato e derivati di questo composto che si chiamano mercaptani, tiofeni, propilmercaptani, tetraidrotiofene ed altro ancora. Si tratta di due grosse famiglie di composti puzzolenti
hanno chiara ed evidente natura industriale, ed ammorbano l’aria di Siracusa (e dintorni) provenendo dal petrolchimico. Sono queste due famiglie di composti i principali responsabili della cattiva qualità dell’aria che oltre ad avere un impatto negativo sull’olfatto possono avere un impatto nefasto sulla salute”.
“ll problema assume un risvolto nazionale, con impegno di tutti, in primis del presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro all’Ambiente. Bisogna essere determinati e determinanti nei tavoli AIA .