CATANIA. Un gruppo criminale è stato scoperto con ben due canali illegali per il contrabbando di prodotti petroliferi dalla Sicilia alla Campania. Il primo prevedeva l’utilizzo di gasolio agricolo prelevato da depositi “complici” attraverso la produzione di falsa documentazione, che veniva poi “dirottato” per l’autotrazione di veicoli non agricoli. Il secondo conale prevedeva il contrabbando di carburante per autotrazione, proveniente legittimamente da raffinerie e depositi commerciali, che però veniva commercializzato senza l’applicazione dell’Iva ricorrendo a documentazione di trasporto contraffatta e fatture false in quanto compilate con destinatari diversi da quelli reali. E’ stata conteggiata la sottrazione alla tassazione di oltre 45 milioni di euro in materia di imposte dirette, Iva per circa 30 milioni di euro, accisa per circa 4 milioni di euro e Irap per oltre 1,5 milioni di euro.
Oltre 150 finanzieri del Comando provinciale di Catania, a conclusione di un’indagine coordinata dalla locale Procura distrettuale hanno eseguito 29 misure cautelari personali, di cui 14 arresti domiciliari e 15 provvedimenti di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria e il sequestro preventivo di 25 impianti di distribuzione stradale di carburante nelle province di Catania, Ragusa, Siracusa ed Enna.