Università di Catania e comune di Ragusa al lavoro per offrire nuove opportunità di mobilità urbana agli studenti dei corsi di laurea presenti nel capoluogo ibleo. Sul tavolo, incentivi per favorire l’utilizzo del trasporto pubblico ed eventuale miglioramento delle linee bus, possibili convenzioni con gli operatori di sarin (monopattini, bici e scooter) attualmente presenti in città, e l’attivazione di una piattaforma digitale che integri i diversi servizi di trasporto a disposizione degli studenti sul modello di quella già in fase di sperimentazione per le diverse sedi di Catania, allo scopo di fornire servizi di multimodal trip planner e personalizzata con tutti i punti di interesse della comunità universitaria (sedi, impianti sportivi, mense, segreterie, etc.), che fa capo ai due corsi di laurea triennali in Mediazione linguistica e interculturale e Management delle imprese per l’economia sostenibile e alla laurea magistrale in Scienze linguistiche per l’intercultura e la formazione.
Se n’è discusso in un incontro che si è tenuto nei giorni scorsi nella sala Giunta del comune sul tema dei servizi di trasporto e dell’accessibilità della Struttura Didattica Speciale (SDS) di Ragusa al quale hanno preso parte il sindaco Giuseppe Casì, il vicesindaco con delega alla Mobilità, Giovanna Licitra, il delegato del Rettore alla Mobilità Sostenibile Giuseppe Inturri, il presidente della Sds di Ragusa Stefano Rapisarda, il presidente del corso di studi di Management delle Imprese per l’Economia sostenibile Pierluigi Catalfo e Riccardo D’Angelo, collaboratore di ricerca di Unict per lo sviluppo di applicazioni innovative per la mobilità intelligente e sostenibile.
In questa occasione, il prof. Inturri ha ricordato l’istituzione da parte dell’Ateneo di un fondo che assegna contributi economici a parziale copertura delle spese di trasporto pubblico per gli studenti, che include anche un rimborso delle spese per il trasporto urbano degli universitari che frequentano la sede di Ragusa. I vertici dell’amministrazione comunale e i docenti catanesi hanno poi esaminato l’attuale offerta di trasporto pubblico, operato da Ast, a disposizione degli studenti, valutando alcune ipotesi di miglioramento. Infine si è discusso sulla possibilità di attivare convenzioni per agevolare l’utilizzo di monopattini, bici e scooter da parte degli studenti.
“Si tratta dei primi passi verso il miglioramento dell’accessibilità delle sedi universitarie e, in particolare, di quelle decentrate – ha spiegato il prof. Inturri -. Tutto ciò è in linea con la strategia di UNICT di promuovere l’attuazione di politiche di mobility management che abbiano l’obiettivo di ridurre gli spostamenti tramite i mezzi di trasporto privati e favorire cambiamenti comportamentali verso la mobilità sostenibile”, così come testimoniato dal nuovo Piano Spostamenti Casa Università (PSCU) dell’Ateneo catanese, redatto dal Mobility Manager, prof.ssa Michela Le Pira e dallo stesso prof. Inturri, attualmente in fase di discussione propedeutica alla sua adozione.