Raid vicino a Kharkiv, ancora vittime civili – Attesi i colloqui. Lavrov: ‘Pronti al dialogo’

Atteso per oggi il secondo round dei negoziati tra Russia e Ucraina, previsto nella foresta tra Polonia e Bielorussia.

Sul tavolo c’è “il cessate il fuoco”, assicura Mosca.

Ma Kiev avverte che non accetterà ultimatum dal Cremlino. Una soluzione alla situazione in Ucraina verrà trovata. Lo ha detto il ministro degli esteri Serghei Lavrov secondo quanto riportano le agenzie Tass e Interfax. Lavrov ha confermato che i colloqui tra rappresentanti di Russia e Ucraina si svolgeranno oggi. “Siamo pronti al dialogo”, ha detto Lavrov in una conferenza stampa. “Sono sicuro che l’isteria diminuirà e che l’Occidente supererà la sua frenesia”, ha aggiunto secondo quanto riporta Interfax. La Russia risarcirà l’Ucraina per tutti i danni subiti durante la brutale guerra di Mosca, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un nuovo video e ha sottolineato: “Ripristineremo ogni casa, ogni strada, ogni città”. Lo riporta The Kyiv Independent.

CITTA’ ASSEDIATE – Non si fermano, intanto, i bombardamenti: sei adulti e due bambini – riporta il sito ucraino Kyiv Independent – sono stati uccisi in un edificio residenziale a seguito di un attacco russo alla città di Izyum, nel distretto di Kharkiv. Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha pubblicato un nuovo video sottolineando che le linee di difesa dell’Ucraina stanno resistendo nonostante non ci sia stata tregua nella notte nei bombardamenti delle città da parte della Russia. Lo riporta la Bbc. Il cambiamento nella tattica russa, prendere cioè di mira le aree civili, mostra che l’Ucraina è riuscita a resistere al piano di Mosca per una rapida vittoria tramite un assalto di terra, ha aggiunto. “Non abbiamo altro da perdere se non la nostra stessa libertà”, ha aggiunto Zelensky, sottolineando che l’Ucraina riceve quotidianamente forniture di armi dai suoi alleati internazionali. Ieri missili hanno colpito ancora obiettivi civili, stazioni tv e università. Parà russi sono entrati a Kharkiv, Mosca ha conquistato Kherson, Mariupol circondata e senz’acqua. Sotto le bombe a Kharkiv morta anche un’osservatrice Osce: la vittima è Maryna Fenina, una cittadina ucraina membro della Missione speciale di monitoraggio dell’Osce nel Paese (Smm). Colpite in città 3 scuole e la cattedrale. La Russia ammette 500 vittime tra i suoi soldati. L’Ucraina rivendica di aver ucciso 9.000 soldati russi, di aver distrutto 217 tank, 90 pezzi di artiglieria, 900 blindati e 42 lanciarazzi. Gli aerei abbattuti sono in totale 30. 

LA SETTIMA GIORNATA DI GUERRA

I PROFUGHI IN FUGA – Un milione di persone sono fuggite dall’Ucraina da quando le forze russe hanno invaso il Paese, ha reso noto in un tweet l’Alto Commissario dell’Onu per i rifugiati, Filippo Grandi. “In soli sette giorni abbiamo assistito all’esodo di un milione di profughi dall’Ucraina verso i Paesi vicini. Per molti altri milioni di persone, all’interno dell’Ucraina, è tempo che le armi tacciano, in modo che possa essere fornita assistenza umanitaria vitale”, scrive Grandi nel tweet. Finora, dall’inizio del conflitto ci sarebbero almeno 2.000 vittime civili, secondo il governo ucraino. Almeno 277 quelle accertate dall’Onu, che parla di un milione di profughi. La Polonia ha accolto più di 575.000 persone dall’inizio del conflitto. Lo riporta la Bbc citando l’agenzia della Guardia di frontiera polacca secondo cui 95.000 persone sono entrate in Polonia dall’Ucraina solo mercoledì mentre lunedì si è registrato un flusso di 100.000. Alle 06:00 GMT di oggi, altre 27.100 persone avevano attraversato il confine, ha aggiunto.

AUMENTA LA PRESSIONE DEL MONDO SU PUTIN – La Corte penale internazionale apre un’indagine su presunti crimini di guerra commessi dalla Russia in Ucraina e l’Onu approva con una maggioranza schiacciante la risoluzione contro Mosca per l’invasione, chiedendo un ritiro “immediato” delle truppe e condannando le minacce nucleari del Cremlino: nell’ottavo giorno del conflitto aumenta la pressione internazionale sul presidente Vladimr Putin, ma anche l’offensiva delle sue forze. Proseguono in questo clima le proteste contro la guerra nella stessa Russia, con la polizia che ha arrestato una nota sopravvissuta all’assedio di Leningrado, la 77enne Yelena Osipova, durante una dimostrazione a San Pietroburgo. Proteste organizzate nonostante il blackout delle notizie sulla guerra imposto da Mosca, che ieri ha spinto il Dipartimento di Stato americano ad accusare la Russia di aver lanciato una “guerra totale alla libertà dei media e alla verità” bloccando le testate giornalistiche indipendenti e impedendo ai cittadini di accedere alle notizie sull’invasione. Allo stesso tempo, sempre il Dipartimento di Stato Usa ha invitato Putin e il suo governo a “porre fine a questo bagno di sangue” immediatamente e a ritirare le truppe. Dal vicino Canada è giunta invece la notizia di nuove sanzioni, con il governo di Ottawa che ha annunciato imminenti misure contro 10 persone chiave di due compagnie energetiche russe, la Rosneft e la Gazprom. La Germania – intanto – si appresta ad inviare altri 2.700 missili antiaerei all’Ucraina.

La Francia raccomanda “fortemente” ai cittadini francesi di lasciare la Russia se la propria presenza “non è essenziale”.

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