Siracusa, 8 settembre ’22 – “Un Paese in cui esistono paghe che non consentono di vivere dignitosamente non è un Paese che può definirsi civile. E lo stesso vale per un Paese che non riesce a trattenere i suoi talenti migliori come purtroppo accade in questa provincia. Per questo noi di Impegno civico insistiamo molto sulla necessità di introdurre un salario minimo e contestualmente un salario equo”. Lo afferma Lucia Azzolina, candidata alla Camera nel collegio uninominale di Siracusa per la coalizione del centro-sinistra.
“Non è accettabile che in Italia ci sia ancora chi lavora per 2-3 euro l’ora o comunque sotto una soglia che garantisca la dignità delle persone – aggiunge –. Secondo l’ultimo report di “In-work poverty in the EU” in Italia l’11,7% dei lavoratori dipendenti riceve un salario inferiore ai minimi contrattuali, mentre la media europea è più bassa di quasi tre punti percentuali. Dobbiamo affrontare con determinazione la questione dei ‘working poor’, i lavoratori e lavoratrici impoveriti, e mettere subito in campo misure che riconoscano stipendi adeguati anche a tanti professionisti che percepiscono retribuzioni più alte rispetto alla soglia minima ma comunque non adeguate alla loro capacità ed esperienza. È un problema che riguarda anche questo territorio dove, come ha più volte ricordato la stessa Caritas, i nuovi poveri appartengono proprio a quella fascia di lavoratori monoreddito e sotto pagati”.
“Sul salario minimo stavamo lavorando proprio quando forze politiche scellerate hanno fatto cadere il governo Draghi. – continua Lucia Azzolina – Rimane uno dei principali punti del nostro impegno e insieme alle imprese e alle parti sociali raggiungeremo al più presto questo risultato. Ma Impegno Civico è l’unica forza politica a porre una questione ancora più ampia e di fondo: dobbiamo introdurre un salario equo per chi ha un livello di formazione avanzato e competenze elevate” prosegue.
“È interesse di tutti, perché altrimenti Stato, famiglie e imprese investono per la formazione di giovani che poi si fermano all’estero, dove stipendi e prospettive di carriera sono più vantaggiosi così come accade per tantissimi nostri giovani che non riescono a tornare per avere la possibilità di costruire qui la loro vita. Una emorragia di professionalità e intelligenze che rischia di privare questa terra di un futuro al passo con il resto del Paese e l’Europa.
Stesso discorso va fatto per le partite Iva, che hanno diritto a un equo compenso commisurato alla professionalità che esprimono, oltre che a forme di welfare adeguate. – conclude Lucia Azzolina – Con il sostegno dei cittadini a Impegno Civico, dal 25 settembre ci sarà in Parlamento una forza in grado di battersi e di ottenere questi e tanti altri risultati”.