Il 7 dicembre si è costituito un Comitato unitario per rivendicare la piena applicazione della legge 194/1978
sull’interruzione volontaria della gravidanza nella Provincia di Siracusa e il potenziamento della rete dei consultori familiari. Del Comitato fanno parte forze politiche, associazioni, operatori del settore, studenti,
L’unico ospedale in cui si pratica l’interruzione di gravidanza, tra i 4 della Provincia, è l’Umberto I di Siracusa.
Il metodo utilizzato è esclusivamente quello chirurgico, mentre non è resa disponibile alle donne la pillola
abortiva RU486.
I consultori, nell’intera provincia di Siracusa, non godono di buona salute, per carenze negli organici, locali spesso non adeguati, deficit organizzativi.
Negli ultimi anni in particolare il personale consultoriale è andato via via depauperandosi per via dei numerosi pensionamenti, e purtroppo non si è provveduto alle necessarie sostituzioni.
A Siracusa il consultorio 1 di v.le Tunisi e il 3, presso l’ospedale Rizza, non esistono più; unico consultorio
rimasto attivo è il 2, di via Re Ierone I, mentre la normativa prevede un consultorio per ogni ventimila
abitanti. Sono rimaste scoperte ampie zone della città, Grottasanta, Tiche, Akradina, Belvedere.
Servizi unici nel loro genere, fortemente voluti e rivendicati dal movimento delle donne, in contatto con il
territorio e i suoi luoghi di aggregazione (scuole, associazioni, gruppi, parrocchie, ecc.), i consultori hanno
rappresentato per anni e rappresentano, laddove funzionanti, strumenti fondamentali di informazione e di
offerta attiva per le donne, i giovani, le coppie: informazione sui mezzi contraccettivi ed erogazione degli
stessi, consulenze relative alla sessualità, alla prevenzione dei tumori della sfera genitale femminile, alle
relazioni affettive, accompagnamento delle donne e coppie nella realizzazione concreta del desiderio di
maternità e genitorialità, informazione e assistenza per i problemi della sterilità e della procreazione
medicalmente assistita, contatto con le donne che richiedono l’interruzione di gravidanza, anche per
un’efficace azione di prevenzione, interventi con i giovani e nelle scuole per l’educazione affettiva e per il
contrasto alla violenza di genere.
I sindaci devono assumere le loro responsabilità: grazie alle funzioni attribuite dal D.Lgs 229/99, essi rivestono un ruolo rilevante di indirizzo politico in materia sanitaria, sia nella fase della predisposizione della
programmazione, sia nelle fasi del controllo e della valutazione, dell’operato del direttore generale
dell’azienda sanitaria.
Al management sanitario chiediamo un incontro, da realizzarsi in tempi brevi: vanno predisposte tutte le
azioni necessarie perché la legge 194 sia correttamente applicata in tutti i presidi ospedalieri della provincia,
anche con il metodo farmacologico. Occorre intervenire inoltre sugli organici dei consultori, potenziandoli e
sostituendo chi va in pensione o è stato trasferito altrove, e individuare, in collaborazione con i Comuni, locali idonei. Non accetteremo atteggiamenti dilatori, e metteremo in atto iniziative di mobilitazione e di sensibilizzazione per il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo posti.
PD Gruppo di lavoro Politiche Sociali – Legge 194 Antonella Fucile
Ordine Professionale Assistenti Sociali Sicilia Maria Concetta Storaci
Consulta Comunale Femminile Rita Mizzi
CAV La Nereide Ethel Puzzo
Stonewall Alessandro Bottaro
Antonio Calio’ psicologo
CAV Ipazia Daniela La Runa
La Brigata Rosa Giusy Genovesi
CNA Impresa Donna Arianna Ambrogio
Alfonso Nicita Psicologo
Lealtà e Condivisione Lucia Rita Storaci
Europa verde e SI Giusy Nane’
Angolo Gabriella Insolia
CGIL Segreteria provinciale Adriana Drago
CGIL FP Josè Sudano
UIL Segreteria provinciale Ninetta Siragusa
UIL FP Alda Altamore
Luca Fiorini studente E.Fermi
Giovani Menti Libere Giorgia Urciullo
Arci Siracusa Simona Cascio
Fondazione Assistenti Sociali Regione Sicilia Pinella Miano