E’ stata riconsegnata alla Città d la lapide in memoria dei Caduti del Conte Rosso che era stata collocata nel 2007 dall’Associazione culturale Lamba Doria e distrutta da un atto vandalico lo scorso anno. Una cerimonia sobria che ha visto la presenza del sindaco Francesco Italia, e poi del Comandante della Capitaneria di Porto di Siracusa Antonio Cacciatore; il Ten. Col. Marco Marziano in rappresentanza del Comandante Militare dell’Esercito in Sicilia Generale di Brigata Francesco Principe; il Ten. Col. Roberto Tabaroni Comandante del Distaccamento Aeronautico di Siracusa; il Ten. Pasquale Riccardo in rappresentanza del Comandante Provinciale dei Carabinieri Col. Dino Incarbone; il Comandante dei Carabinieri della Stazione di Ortigia Luog. Santo Parisi e il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa; il Delegato Regionale dell’ANMI Amm. Vincenzo Tedone. Presenti tutte le Associazioni Combattentistiche e d’Arma di Siracusa, L’ Associazione Nazionale Carabinieri, l’Associazione Arma Aeronautica, l’Associazione Nazionale Bersaglieri, l’Associazione Nazionale Finanzieri, l’Associazione Nazionale Polizia di Stato, l’Associazione Marinai d’Italia, l’Unione Nazionale Mutilati per Servizio.
Alla fine della cerimonia l’Assessore Fabio Granata e il Delegato di Quartiere Dott. Alessandro Maiolino e il Presidente dell’Associazione culturale Lamba Doria Alberto Moscuzza, hanno scoperto una tabella turistica del Monumento ai Caduti d’Africa. Cenni storici del Piroscafo Conte Rosso Il 24 maggio 1941 alle 4,40 il Conte Rosso partì da Napoli per Tripoli assieme ad altre tre grandi navi passeggeri adibite al trasporto di truppe: i piroscafi Marco Polo ed Esperia e la motonave Victoria. La scorta era fornita dalle torpediniere Procione, Pegaso e Orsa, e dal cacciatorpediniere Freccia. Al comando del convoglio vi era contrammiraglio Francesco Canzoneri. In mare vi era poi una scorta indiretta costituita dagli incrociatori pesanti Trieste e Bolzano e dai cacciatorpediniere Ascari, Corazziere e Lanciere. Altre tre torpediniere – Calliope, Perseo e Calatafimi furono inviate a rafforzare la scorta diretta ma rientrarono in porto in serata. Il Conte Rosso aveva a bordo 280 uomini d’equipaggio e 2 449 fra ufficiali, sottufficiali e soldati diretti in Libia, per un totale di 2 729 uomini. Alle 20:40 la rotta del convoglio s’incrociò con quella del sommergibile inglese HMS Upholder che lanciò due siluri che colpirono il Conte Rosso, che affondò di prua in una decina di minuti, a circa 10 miglia per 83° da Capo Murro di Porco in Sicilia (al largo di Siracusa). Persero la vita 1.297 persone e vennero recuperate soltanto 239 salme, nonostante il prodigarsi delle unità che facevano parte della scorta. Tra le navi soccorritrici ci fu la nave ospedale Arno, in navigazione tra Bengasi e Napoli, che trasportava feriti e che alle ore 23:00 deviò la rotta verso il punto dell’affondamento. Presero parte ai soccorsi anche il Corazziere, il Lanciere, la Procione e la Pegaso, recuperando 1.432 sopravvissuti. Associazione culturale Lamba Doria