Il Cga si è riservato sulla richiesta di revocazione della quantificazione del risarcimento dei danni a favore di Open Land. Ieri pomeriggio si è tenuta una lunga udienza nel corso della quale i legali della società che ha realizzato il centro commerciale nella zona fieristica di Siracusa, del Comune aretuseo e di Legambiente hanno discusso relativamente alla stima di 6 milioni 559mila 882 euro fatta dalla consulente tecnica nominata dal Consiglio di giustizia amministrativa per la quantificazione del risarcimento che il Comune di Siracusa dovrebbe alla ditta Open Land per il ritardo nel rilascio della concessione edilizia. L’avv. Mario Fiaccavento, che difende Open Land, ha chiesto la sospensione del giudizio in attesa che il 23 ottobre si pronuncino le sezioni riunite della Cassazione sulla stabilità delle sentenze emesse dal Cga. In subordine di rigettare l’ammissibilità dell’istanza di revocazione ma anche della querela di falso per alcuni atti relativi al centro commerciale.
Richiesta di sostituzione del Consulente tecnico d’ufficio (CTU), dottoressa Marcella Caradonna, e proposta di ammissibilità della querela di falso: sono i due punti di maggiore rilevanza discussi durante l’udienza del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana(CGA) che si è svolta ieri a Palermo.
La dottoressa Caradonna, presidente dell’Ordine dei Commercialisti di Milano, era stata nominata dal CGA, in sostituzione del CTU Salvatore Pace, successivamente arrestato nell’ambito delle indagini sul “Sistema Siracusa”, per ricalcolare l’importo del supposto danno subito da Open Land per presunti ritardi nel rilascio della concessione edilizia per la realizzazione di un centro commerciale in viale Epipoli. Il collegio difensivo di Legambiente, reputa la relazione tecnica presentata della dottoressa Caradonna inadeguata, con errori evidenti nella quantificazione delle voci risarcitorie e carente.
La richiesta di querela di falso riguarda, invece, le autentiche notarili apposte in calce a due documenti esibiti da Open Land nel ricorso per la richiesta di risarcimento danni.