Siracusa, 18 luglio 2019 – “Ho depositato all’ARS la richiesta alla presidente della commissione ARS Ambiente e Territorio di convocare per martedì 30 luglio una seduta dedicata alla riqualificazione e alla fruibilità della Riserva Naturale Orientata Saline di Priolo, alla luce del recente incendio che ne ha compromesso la bellezza e la funzionalità”.
A darne notizia è l’On. Giovanni Cafeo, Segretario della III Commissione ARS Attività Produttive.
“Ringrazio la presidente della commissione Ambiente e Territorio, l’On. Savarino per aver immediatamente accolto la mia proposta – prosegue l’On. Cafeo – convocando la commissione prima della pausa estiva, a testimonianza dell’importanza data al destino della riserva da parte delle istituzioni regionali”.
“Questa richiesta – continua Cafeo – è la diretta conseguenza di un impegno preso immediatamente dopo l’incendio, quando insieme al consigliere comunale di Priolo Gargallo Alessandro Biamonte andammo a verificare di persona i danni subiti da questo piccolo paradiso terrestre, raccogliendo la testimonianza dei volontari e del direttore della riserva, il dott. Fabio Cilea”.
“Proprio grazie al loro lavoro e a quello delle forze dell’Ordine, della Protezione Civile e del corpo Forestale dello Stato, si è riuscito a limitare i danni e a scongiurare il rischio di un coinvolgimento nell’incendio di aziende della zona industriale – ricorda l’On. Cafeo – ma è chiaro che un simile rischio non può più essere corso, così come è necessario immaginare per la riserva, vero polmone della zona industriale nonché sede naturale di flora e fauna anche rara, una rapida riqualificazione e un ripristino totale dei servizi”.
“Per questo, ho chiesto alla commissione di audire tutti i soggetti interessati al destino della riserva – continua Giovanni Cafeo – oltre al direttore Cilea anche le parti politiche, le aziende private confinanti con il territorio delle Saline di Priolo e il comitato <
“L’importanza della Riserva Saline di Priolo – conclude l’On. Cafeo – va oltre il pur fondamentale significato naturalistico e ambientale ed è testimoniato dalla grande passione che ha mosso decine di persone a mettersi a disposizione spontaneamente, organizzandosi online e sul territorio, perché questo spicchio di terra e acqua tra le industrie stava diventando, con il tempo e grazie al lavoro dei volontari, un’alternativa alla classica visione di Priolo Gargallo <