Riserva Saline di Priolo, domenica l’euro birdwatching

 

Quasi 300 specie di uccelli da osservare, nelle oasi e riserve della Lipu cui si aggiungono fiumi, laghi, coste e zone umide in tutta Italia: è l’Eurobirdwatch, il più grande evento dedicato al birdwatching e organizzato da BirdLife Europa, che la Lipu lancia in Italia come “Big Day” nel weekend del 30 settembre-1° ottobre.
All’evento partecipano quest’anno i Carabinieri forestali del Cutfaa, che, per l’occasione, apriranno alcune delle riserve naturali che gestiscono nel nostro Paese organizzando, in collaborazione con la Lipu, eventi dell’Eurobirdwatch.
In provincia di Siracusa l’evento si terrà nella Riserva naturale di Saline di Priolo ed è organizzato in collaborazione con la Sezione Lipu Siracusa e al Gruppo Locale di Conservazione (GLC) Saline di Priolo. Il programma prevede per sabato 30 settembre alle ore 15:00 una visita alle Saline di Augusta con appuntamento alle Saline Migneco lavaggi (via Pio La Torre); mentre domenica 1 ottobre alle ore 9:30 appuntamento alle Saline di Priolo, all’ingresso principale, per scoprire l’avifauna migratoria presente nell’area protetta e su Penisola Magnisi.
La Lipu organizzerà per il Big Day ben quattro gare, che premieranno, con i più recenti e prestigiosi volumi usciti sugli uccelli selvatici, il gruppo che: avvisterà il combattente (Calidris pugnax), un limicolo abilissimo volatore che migra dalla Russia e dalla Scandinavia verso il sud Europa, l’Asia e l’Africa e che frequenterà, in autunno, le zone umide italiane (si veda scheda); osserverà la specie “segreta”, già individuata dal Gruppo di lavoro ma che sarà rivelata ai partecipanti solo a fine evento; registrerà il maggior numero di specie; formerà il gruppo di birdwatchers più numeroso.
Ma l’Eurobirdwatch non è solo sfida e divertimento. Quest’anno i dati ornitologici raccolti dalla Lipu e dagli altri partner europei partecipanti all’Eurobirdwatch saranno trasmessi, con il sistema “Ria” (Rapid information action), a BirdLife Slovacchia, che coordina l’edizione 2017. Ne scaturirà una grande “fotografia” europea della migrazione degli uccelli selvatici, nel momento clou del ritorno verso le aree di svernamento del Mediterraneo e africane. Un modo per conoscere meglio le abitudini dei migratori e offrire loro una protezione ancora più efficace

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