poliziotti del Centro operativo per la sicurezza cibernetica (Cosc) del Lazio hanno arrestato sette uomini, residenti a Roma e provincia, accusati di detenzione e divulgazione di un ingente quantitativo di materiale pedopornografico.
I cyberpoliziotti, anche sotto copertura, hanno localizzato i dispositivi contenenti il materiale incriminato risalendo ai loro indirizzi Ip, tantoché, al momento della perquisizione informatica, gli arrestati sono stati colti in flagranza di reato con i dispositivi accesi.
Tra gli indagati, tutti di età compresa tra 50 e 60 anni, operai, tecnici informatici presso un ospedale, un impiegato di un istituto bancario della Capitale, un volontario presso una casa famiglia e un ex amministratore di condominio. Quest’ultimo, in particolare, era in possesso di oltre 150mila file, collezionati e catalogati da oltre dieci anni.