Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Fiom Fim e Uilm hanno inviato la richiesta di attività ispettiva nei cantieri agli organi competenti

I rispettivi segretari provinciali Antonio Recano, Angelo Sardella e Giorgio Miozzi hanno scritto a Spresal, INAIL, Itl e Confindustria per richiedere che “i luoghi di lavoro devono essere conformi ai requisiti indicati dal decreto legislativo 81 del 2008”.
“Occorre rilevare che le committenti assegnano alle aziende dell’indotto – dicono i tre segretari – aree comuni dove collocare spogliatoi, mensa, servizi igienici, sottoposte a vincoli ambientali (ENI Rewind, ENI Versalis, Priolo Servizi), o prive di corrente elettrica, acqua corrente e/o senza scarichi fognari, (ISAB) che non consentono una rigorosa applicazione di quanto previsto dal DLgs n.81/08 in termini di salubrità dell’ambiente, di sicurezza e di dignità dei lavoratori, perché vengono messe in discussione le condizioni di vivibilità ergonomiche ed organizzative delle stesse”.
E ancora: “Sussiste inoltre l’obbligo di provvedere affinché i lavoratori esposti a rischi derivanti da agenti fisici sul luogo di lavoro, e i loro rappresentanti, vengano informati e formati in relazione al risultato della valutazione dei rischi. Tale obbligo è particolarmente importante nel caso dei lavoratori sensibili al rischio. Infatti una corretta informazione può condurre il lavoratore a formulare motivata richiesta di sorveglianza sanitaria”.
Rischi da valutare e maggior richiamo alla sicurezza, poi, chiesto dai metalmeccanici in relazione alle alte temperature del periodo: “Le alte temperature che interessano Siracusa nel periodo estivo determinano una diffusa condizione di disagio lavorativo. Alle condizioni climatiche esterne si aggiungono spesso fattori di stress specifici ravvisabili per esempio, in capannoni privi d’isolamento termico e adeguato ricambio d’aria o in postazioni interne alle aree del petrolchimico dove alle temperature esterne si aggiungono ulteriori sorgenti di calore e umidità”.
“Nella zona industriale troppo spesso viene applicato un sistema che tende ad “omettere” una corretta valutazione del rischio utile a mettere in campo tutte le iniziative necessarie alla tutela della salute dei lavoratori. Il sindacato responsabilmente in questi giorni ha dato indicazioni alle proprie strutture di valutare e mettere in campo tutte le iniziative necessarie alla tutela della salute dei lavoratori, registrando un atteggiamento di chiusura di molte imprese che hanno irresponsabilmente obbligato il personale ad operare con ritmi lavorativi alti in condizioni di sicurezza precaria, dimostrando poca considerazione per la salute dei lavoratori”.

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By Redazione

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