San Gregorio di Catania 19 dicembre 2022 – Nell’Auditorium comunale di San Gregorio si è tenuta una conferenza per informare, sensibilizzare e promuovere il ruolo del tutore legale e l’istituto dell’affido familiare dei minori stranieri non accompagnati: aspetti normativi, buone prassi e prospettive.
L’iniziativa è stata promossa dalla “Iblea Servizi Territoriali”, ente attuatore del progetto Sai (Sistema d’accoglienza e integrazione) per minori stranieri di cui il Comune è titolare, in collaborazione con l’Associazione Mylawyer, network di mediazione e assistenza legale e patrocinata dal Comune di San Gregorio.
All’incontro sono intervenuti Salvatore Cappellano, presidente della Iblea servizi territoriali, il vice sindaco, nonché assessore ai Servizi sociali, Seby Sgroi, Maria Letizia Campagna, avvocato e tutrice, Rosa Bagiante, dirigente comunale e Capo area Servizi sociali, Riccardo Liotta, avvocato e presidente dell’Associazione “Cammino” di Catania. A coordinare gli interventi, che hanno visto anche delle testimonianze di famiglie affidatarie, è stato Massimo Millesoli, presidente Associazione Mylawyer.
L’affido familiare riguarda l’accoglienza temporanea di un minore al quale viene data la possibilità di crescere in un ambiente familiare adeguato mentre i suoi genitori sono in difficoltà, rispettando la sua storia individuale e familiare.
Il progetto Sai, finanziato dal Ministero dell’Interno, Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione, prevede l’accoglienza e l’integrazione minori stranieri non accompagnati afferenti alla “Rete Sai”, ex Sprar. A San Gregorio, nell’Istituto salesiano “Sacro Cuore”, vi sono venticinque ospiti. Oltre all’accoglienza materiale, vitto e alloggio, il progetto prevede la mediazione linguistico-culturale per facilitare il loro ingresso nella nostra società; l’insegnamento della lingua italiana e l’inserimento scolastico nonché l’accompagnamento al lavoro e la tutela psico-socio-sanitaria.
«Il Comune di San Gregorio – ha spiegato l’assessore Sgroi – in questi anni ha mostrato di essere oltre che attento anche attivo su certe tematiche sociali, sulla famiglia, sull’integrazione, sulle assistenze emergenziali dovute al covid, insomma, Il Comune sangregorese si è aggiudicato l’appellativo di “virtuoso” nel settore dei Servizi sociali perché guardiamo con attenzione tutti i cittadini, sia nel disagio che nell’agio. I servizi – ha concluso Sgroi – sono destinati a sostenere e accompagnare il minore verso l’autonomia, ponendo attenzione alla transizione dello stesso all’età adulta».