“Correva l’anno 2007, quando la deputata Prestigiacomo annunciava il finanziamento di 51 milioni per il nuovo ospedale di Siracusa. Dodici anni dopo, mentre il governo Musumeci aumenta la dotazione economica a 160 milioni di euro, individua un percorso amministrativo e lancia il progetto, la deputata e qualche suo sodale protestano, protestano, protestano… E raccontano fandonie, perché non accettano che il loro fallimento possa essere superato grazie al lavoro infaticabile di questi mesi. Andiamo avanti e non ci facciamo fermare. Siracusa avrà quello che merita. E speriamo la smettano i seminatori di odio di raccontare fandonie ai propri concittadini”. La dichiarazione è dell’assessore Ruggero Razza, assessore di una Giunta di centrodestra, nei confronti di Stefania Prestigiacomo, parlamentare di centrodestra, e risale al 22 luglio di quest’anno. Oggi, dopo l’assegnazione del Dea di secondo livello, la stessa ritiene di aver raccolto i frutti della protesta di questa estate. “Correva l’anno 2007, sono passati 12 anni e dice di essere stata da sola a protestare – dicono i parlamentari regionale Stefano Zito e nazionali Filippo Scerra e Paolo Ficara -. Così mentre per 12 anni un’intera classe politica della nostra Provinicia ha fatto finta di impegnarsi per realizzare l’ospedale,in un anno e poco più invece di stare alla finestra abbiamo incontrato l’allora ministro Grillo per avere rassicurazioni sui finanziamenti, pressato affinché si rendesse noto lo studio commissionato sull’area del nuovo nosocomio mantenuto per troppo tempo in un cassetto e, infine, per decidere su un’area alternativa a quella, impossibile, della Pizzuta”. Già a luglio, quando la Regione annunciò di voler aumentare il finanziamento per il nuovo ospedale di Siracusa, portandolo da 140 a 160 milioni di euro, i parlamentari chiesero al Consiglio comunale, organo delegato nella scelta dell’area, di rivedere le proprie scelte. Ma il centrodestra, che oggi esulta, si era rifiutato di parlare del “dove” senza sapere “cosa”, disertando il consiglio comunale aperto che il M5S chiedeva da tempo a gran voce. “E tra le tante giravolte del cdx nostrano, ricordiamo anche le parole di lesa maestà davanti alla possibilità che la Regione “commissariasse” di fatto il consiglio comunale nella scelta dell’area, salvo adesso auspicarne l’intervento. Siamo stati i primi, ormai da tempo, a sostenere che l’area della Pizzuta fosse inadeguata per un nosocomio che abbia quei parametri – ribadiscono – e lo studio del tecnico nominato dall’Asp su suggerimento della Regione è andato in quel senso. Speravamo che attraverso un dibattito politico, ma soprattutto responsabile, si potesse andare oltre a vecchie logiche di campanile o di colore politico. E invece qualcuno continua a vendere la pelle dell’orso non solo prima di averlo ucciso, ma senza neanche avere la possibilità di farlo”. Adesso tocca all’amministrazione comunale procedere con la proposta da presentare al Consiglio e Zito, Ficara e Scerra auspicano che il sindaco lo faccia in tempi brevi. “Invitiamo il sindaco a non perdere ulteriore tempo e portare in aula la proposta di variante così che il Consiglio possa esprimersi e dare veramente, e finalmente, il via all’iter per la realizzazione del nuovo ospedale”.