Sciopero della Scuola, anche a Catania e Palermo i Cobas in piazza contro le scelte del Governo

Siracusa, 09 dicembre 2021 – “Stipendi europei, con il recupero del 20% circa del potere d’acquisto perso negli ultimi decenni, senza alcuna differenziazione in base al presunto <<merito>> o <<dedizione al lavoro>>; Un piano straordinario di assunzioni, a partire dai precari, docenti (3 anni di lavoro) e ATA (2 anni); Conferma e stabilizzazione dell’organico Covid docente e ATA; 20 alunni per classe, da ridurre a 15 con studenti diversamente abili; Formazione e aggiornamento in orario di servizio; Centralità della scuola nel PNRR, innanzitutto attraverso un piano straordinario per l’edilizia scolastica e la sicurezza; Ritiro di qualsiasi progetto sull’Autonomia differenziata; Ritiro dell’obbligo vaccinale”. I docenti Cobas si uniscono allo sciopero nazionale proclamato per domani da Flc Cgil, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Federazione Gilda Unams, Cub Sur, Fisi, Sisa – Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente e ANIEF, ribadendo la centralità del diritto allo studio subordinato a rivendicazioni ormai divenute improcrastinabili. “Come i governi precedenti, – scrive l’Esecutivo nazionale Cobas – anche il governo Draghi, nonostante l’enorme disponibilità di fondi europei, prosegue, con il PNRR e la legge di bilancio, nell’attacco al diritto all’istruzione e ai lavoratori/trici della scuola, visto che i provvedimenti sono caratterizzati da: 1) proposte salariali per il rinnovo del contratto (scaduto nel 2018) ridicole e offensive, come nel caso del premio per la “dedizione al lavoro”, che ricorda le campagne del ventennio; 2) nessuna stabilizzazione del personale precario, docenti e ATA; 3) nessun investimento nell’edilizia scolastica, con conseguenti problemi per la sicurezza, cresciuti ulteriormente con la pandemia; 4) nessuna riduzione strutturale del numero degli alunni/e per classe; 5) nessuno stop ai progetti di Autonomia differenziata con i quali si vuole regionalizzare l’istruzione, che anzi vengono di nuovo allegati alla Legge di bilancio. In questo contesto, a fronte di una stragrande maggioranza di lavoratori/trici (intorno al 95%) che ha scelto di vaccinarsi, il governo, per nascondere incapacità e inefficienza, nonostante nelle scuole si stia lavorando regolarmente, impone la vaccinazione obbligatoria, che non tutela la sicurezza sul luogo del lavoro e di cui non si comprendono le motivazioni scientifiche. Determinando, così, una situazione paradossale per cui nelle aule sarà comunque presente una maggioranza di persone, gli alunni/e, non vaccinati, né controllati (per questi ultimi, sia chiaro, non si chiede la vaccinazione obbligatoria, che violerebbe il diritto all’istruzione). Al tempo stesso, – concludono i docenti Cobas – riteniamo la campagna di vaccinazione e la sospensione dei brevetti strumenti indispensabili, anche se non unici, per combattere la pandemia”.

In Sicilia presidi dei docenti Cobas a Catania, piazza Roma ore 9.30, a Palermo, piazza Politeama ore 9.30.

Rivendicazioni Cobas nel dettaglio:

 

•   il rinnovo immediato del CCNL adeguando, con aumenti significativi uguali per tutti/e, gli stipendi di docenti ed ATA alla media europea, con il pieno recupero del potere d’ acquisto perso nei tanti anni di blocco salariale, senza alcuna differenziazione in base al presunto “merito” o “dedizione al lavoro”;

•   la centralità della scuola nel PNRR, anzitutto con un piano straordinario per l’edilizia scolastica e la sicurezza;

•   l’adeguamento permanente alla media OCSE del finanziamento per l’istruzione;

•   riduzione strutturale del numero di alunni per classe (massimo 20; 15 in presenza di alunni diversabili);

•   l’assegnazione stabile di ogni posto disponibile in organico, abolendo la distinzione tra organico di fatto e di diritto;

•   un piano straordinario di assunzioni, ad iniziare dai “precari”, sulla base di un percorso per titoli (docenti 3 anni scolastici, ATA 2 anni);

•   il superamento delle storture introdotte, per gli aspiranti supplenti, con l’affidamento delle procedure di compilazione delle graduatorie e di assunzione ad algoritmi approssimativi e inefficienti;

•   la conferma e stabilizzazione dell’organico Covid docente e ATA;

•   una vera parità di diritti e salario nei diversi ordini e gradi di istruzione e tra il personale precario e non, con l’introduzione del Ruolo Unico;

•   l’abrogazione dei vincoli pluriennali alla mobilità per i docenti neo assunti o trasferiti;

•   la formazione e l’aggiornamento in orario di servizio;

•   favorire la vaccinazione volontaria, abolire nelle scuole l’obbligo vaccinale e le sanzioni correlate, garantire la gratuità dei tamponi per l’accesso ai luoghi di lavoro;

•   la tutela della salute di lavoratori e studenti, più efficaci misure di contenimento dei contagi attraverso: presidi sanitari permanenti nelle scuole, adozione di valide misure di protezione individuale e distanziamento, sanificazione e ventilazione forzata degli ambienti;

•   il NO all’Autonomia differenziata e ad ogni forma di regionalizzazione della scuola e dei servizi pubblici, SÌ all’uguaglianza dei diritti e dei servizi su tutto il territorio nazionale;

•   il NO al monopolio sindacale delle organizzazioni concertative, per una vera democrazia sindacale che restituisca ai lavoratori la facoltà di decidere su contratti, rappresentanza, diritto di sciopero.

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By Cosimo Consoli

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