Matera, 23 settembre 2021 – “Preoccupati di un atteggiamento immobile e visionario che fino adesso ha prodotto confusione, incertezza e stallo dell’intero comparto scolastico che si ripercuote da livello Nazionale fino all’ultimo paese sperduto della Basilicata e del territorio materano”.
Questa è una dichiarazione di Pino Giordano dell’Ugl Matera che sposa totalmente la posizione espressa e sostenuta dal Segretario Nazionale dell’Ugl Scuola, Prof.ssa Ornella Cuzzupi, nel prendere atto del numero di classi in quarantena in Basilicata nei soli primi 10 giorni di lezioni tenendo inoltre presente che l’apertura non è ancora completa per classi e regioni.
Per il sindacalista Ugl, “ad oggi prendiamo atto con preoccupazione che sono 57 i casi di positività al Covid che si contano in 30 scuole della provincia di Potenza e Matera, 47 di questi sono riferiti ad alunni, 8 a docenti e 2 a collaboratori scolastici. Una decina sono già le classi in quarantena per un totale di circa 140 studenti costretti alla didattica a distanza da sommare a 28 lavoratori appartenenti al personale scolastico, Ata ed amministrativo ed a tutto quanto un centinaio di persone in quarantena che, nulla hanno a che vedere con il mondo scolastico ma, da definirli come contatti strettamente legati ai poveretti malcapitati contagiati. Un esercito – sbotta Giordano – a fronte di questi dati ufficiali dell’Ufficio scolastico regionale a cui chiediamo, come già fatto dal Segretario Nazionale Cuzzupi al Ministro, di fornire anche a livello territoriale pubblicamente e con cadenza sistematica i dati suddivisi per paese relativi a: numeri di contagi con specifiche di grado d’istruzione e istituto; interventi di edilizia scolastica; dotazioni di attrezzature (es. ventilazione forzata) tese a limitare il rischio contagio, numero delle classi con alunni sopra le 25 unità o, addirittura, con organico-docenti incompleto; numero dei vuoti d’organico del personale ATA. Solo rendendo questi dati pubblici e trasparenti con costanza e precisione, saranno evidenziate le azioni messe in campo per difendere il personale, gli alunni e le famiglie esposte. Un dato quello in Basilicata che, purtroppo, non ci coglie di sorpresa e che non sono certamente casi isolati e ben controllati. Su questi aspetti come Ugl – prosegue Giordano – occorrono alcune riflessioni in primis, ‘castigati’ dopo aver vissuto il dramma dei tanti mesi passati che così iniziando, si è passati dal sottovalutare a obbligare alla Dad forzata. Qui si parla di ragazzi, di lavoratori con famiglie, di gente che vive, sogna e respira, non di numeri che servono a far statistica! Di quello che doveva essere fatto, a parte il Green Pass a cui sarebbe opportuno aggiungere la gratuità dei tamponi, nulla è stato portato a termine e – conclude Giordano – anche la scuola in Basilicata ne soffre: la gente, i lavoratori devono essere al corrente dei fatti, le chiacchiere e i riflettori li lasciamo volentieri ad altri, noi siamo la Scuola, noi costruiamo il futuro indicando anche le cose da fare con urgenza: stabilizzazione dei precari, attenzione ai più deboli, limitazione del numero degli alunni per classi, un Piano di nuova edilizia scolastica, dotazioni di sistemi di ventilazione alle scuole, potenziamento dei mezzi di trasporto. Tutto perso nella centrifuga delle parole e lasciato alla buona volontà e inventiva dei docenti, degli ATA e dei Dirigenti Scolastici. Come al solito, come giustamente afferma Cuzzupi, si arrangi chi è al fronte!”