La corsa per la leadership della segreteria provinciale del partito democratico sta osservando una fase di riflessione e di scambio di opinioni tra i candidati e altri iscritti. Alla proposta dell’ex sindaco di Floridia, Orazio Scalorino, di procedere con le primarie, replicano oggi gli altri tre candidati Piergiorgio Gerratana, Peppe Patti e Claudio Saccà.
“Scalorino – scrivono in un documento congiunto – avanza la richiesta di modificare, a pochi giorni dalla data del voto (26 gennaio), il regolamento approvato all’unanimità dalla commissione del congresso, anche con il voto dei componenti che si riconoscono nella sua candidatura”.
I tre candidati sottolineano che non esiste un primo ed un secondo turno e che per l’elezione del segretario provinciale si procede in un solo giorno che è quello del 26 gennaio, dopo che è slittata una prima convocazione. Accusano, quindi, Scalorino di fare disinformazione e provocare confusione tra gli iscritti invitandolo, a loro volta, di “confrontarsi nel merito delle proposte su come si vuole gestire e rilanciare il partito. “E’ svilente che si minaccino ricorsi ad ogni minuti – dicono – per bloccare il congresso” e poi hanno annunciato di volere depositare, ciascuno la propria lista e le firme raccolte continuando a confrontarsi nel rispetto di tutti e sulle proposte concrete per il Pd e la comunità.