“Tanto rumore per nulla”. Esordisce citando Shakespeare il sindaco Francesco Italia rispetto alla sentenza del Cga che ha rigettato l’appello dell’avvocato Ezechia Paolo Reale. Per il primo cittadino siracusano si è conclusa una “vicenda dolorosa perché qualcuno strumentalmente ha parlato di brogli elettorali ma solo di errori. Insomma, è stato costruito un castello di ricostruzioni fantasiose” .
L’avvocato Rossitto sostiene che “Eravamo convinti che la sentenza non avesse colto nel segno. La sentenza è un prodotto scientifico con una lettura ad uso degli operatori di diritto. C’era Interesse a manipolare le emergenze. Il ricorso e la sentenza basate su congetture e lo afferma una sentenza da manuale di diritto elettorale. La decisione quand’anche dovessero emergere discrasie o errori fisiologici nel procedimento elettorale, quegli errori non possono stravolgere l’esito elettorale. Il consiglio si è fatto carico di analizzare sezione per sezione delle anomalie di verbalizzazione e ha confermato le letture del verificatore”.