E’ stato posto sotto sequestro quanto rimane del bar-pub Cumanà di viale Teracati, danneggiato in maniera grave a causa di un incendio, scoppiato nella serata di mercoledì. Il provvedimento è stato disposto dalla Procura aretusea ed eseguito ieri mattina dai poliziotti della squadra mobile, che hanno avviato le indagini per comprendere quali siano le cause che hanno provocato il rogo e il ferimento del dipendente dell’esercizio commerciale, adesso ricoverato in ospedale. Indagini che fino a questo momento non escludono alcuna pista, da quella dell’incidente a quella, più inquietante, del dolo. I danni subiti dal locale non hanno consentito fino a questo momento di rilevare elementi utili alle indagini. Questo compito è stato affidato agli investigatori della polizia scientifica che hanno eseguito ieri mattina un primo sopralluogo all’interno del bar,quasi del tutto distrutto dalle fiamme, insieme con i tecnici dei vigili del fuoco, anche loro presenti ieri mattina sul posto. Serviranno molto probabilmente altri sopralluoghi per avere un’idea più chiara sulle cause del rogo.
Per ricostruire la dinamica dell’incendio e individuare eventuali responsabilità di terze persone, sarà necessario partire dalla testimonianza delle due persone presenti nel bar al momento in cui si è verificato l’incendio. I poliziotti della squadra mobile hanno acquisito le immagini delle telecamere di videosorveglianza, installate in altri esercizi commerciali, istituti di credito e agenzie assicurative, presenti nel centralissimo viale Teracati. Dalla visione delle immagini potrebbe essere più agevole chiarire quanto accaduto in quei frangenti in modo da comprendere se si sia trattato una nuova attività del racket delle estorsioni, oppure se si sia in presenza di un episodio del tutto accidentale. L’attività commerciale ha cambiato gestione da pochi mesi