La solidarietà si esprime anche nella comunanza di intenti e di programmi tra Clubs e questo è quanto è avvenuto tra i due Lions Clubs di Lentini e Priolo Gargallo, che hanno unito le loro forze per dare vita all’evento che dà ufficialmente l’avvio all’anno sociale e che vede i soci nuovamente in presenza dopo l’emergenza del distanziamento da pandemia. La manifestazione del Meeting di Apertura si è tenuta presso la sala Convegni dell’hotel Baia Verde di Catania, nella serata di sabato 9 ottobre 2021, alla presenza di diversi Officers di Clubs, distrettuali e di numerosi ospiti per quello che si prospetta come un anno di grande livello per la rinascita post Covid e per la guida operosa ed incisiva del governatore del Distretto 108 Yb Sicilia, dott. Francesco Cirillo, il quale ha fatto pervenire un indirizzo di saluto, impossibilitato a presiedere. Un piacevole fuori programma ha visto la presenza, per un breve saluto, del primo vice governatore, dott. Maurizio Gibilaro, che così si è espresso: “Per me è un vero piacere e mi sento onorato ogni qualvolta incontro i soci Lions perché mi trasmettono sempre di più il credo del we serve. Il tempo che dedico alla famiglia lionistica mi dà tanto in termini di ricchezza esperienziale. Questi due Clubs sono molto prestigiosi a livello di storia e per il loro sostegno al territorio. Stasera aprite un nuovo anno sociale in grande stile, proponendo un seminario di rilevanza internazionale.”. Nella serata i due Clubs hanno inteso infatti trattare l’interessante tema di studio internazionale “Servizio dal Cuore”, che ha coinvolto emotivamente gli astanti per il carattere etico della trattazione, argomento certamente attuale in un momento in cui la società va ricostruita nei sui valori fondanti. Al tavolo dei lavori, il prof. Angelo Lopresti, presidente del Club Lions Lentini, e la prof.ssa Michela Grasso, presidente del Club Priolo Gargallo, che hanno salutato le numerose personalità intervenute con l’illustrazione del programma di previsione per il loro anno sociale. Nella funzione di relatori, la psicoterapeuta Sabrina Scalone e don Gianluca Belfiore che, con eccellenti interventi sul tema di studio internazionale “Servizio dal Cuore”, hanno conciliato molto bene l’argomento, in quanto lo hanno presentato da angolazioni differenti, ma, ugualmente pertinenti. Nel proprio intervento, Michela Grasso ha portato i saluti del presidente della VII Circoscrizione, avv. Antonella Bona, ed ha proseguito: “Per iniziare questo nuovo anno, si è pensato a questo bellissimo tema “Servizio dal Cuore” perché ben si conciliava con la nostra mission, per noi infatti è importante fare servizio e ci crediamo fermamente. Noi lavoriamo con il cuore, ci mettiamo in gioco, rinunciamo al nostro tempo libero e persino a stare con le nostre famiglie. L’attività di raccolta degli indumenti per i profughi afgani ci ha visti operare nel nostro primo service dell’anno sociale, puntando al cuore dei sofferenti. Noi Lions abbiamo il compito di essere parte attiva del benessere civico, culturale, sociale, morale della comunità; – ha aggiunto la presidente Michelina Grasso – “dobbiamo unire i Clubs con vincoli di amicizia, socievolezza, comprensione reciproca. Dobbiamo incoraggiare le persone disposte al servizio a servire le loro comunità senza personale vantaggio economico. Solo così possiamo avere sempre l’efficienza e promuovere alti livelli etici.”. Angelo Lopresti ha espresso quanto segue nel proprio intervento: “Sono emozionato perché oggi da qui ripartiamo. Ci eravamo lasciati due anni fa ed ora riprendiamo proprio dal cuore con questo service, che tratteremo dal lato etico e sociale. Il nostro è un servizio che arriva diretto al cuore. Quest’anno punteremo a sostenere la disabilità, che riguarda anche l’incapacità a relazionarsi con gli altri. Dobbiamo essere capaci di coinvolgere, portando avanti iniziative con i nostri sindaci per sviluppare attività rivolte alle famiglie in difficoltà perché non si sentano dimenticate.”. Ha detto ancora il presidente Angelo Lopresti: “Crediamo che sia importante che ciascuno sviluppi al massimo il proprio potenziale di amore verso il prossimo, chiunque esso sia. A questo seminario seguiranno delle attività collegate al tema e rivolte alle persone più fragili. Ritengo che alleviare il bisogno e le fragilità sia utile per la comunità. Inoltre, rappresenta la nostra mission verso chi ha bisogno.”. A trattare l’argomento “Servizio dal Cuore”, sul piano etico e sociale, è stata Sabrina Scalone, psicologa, psicoterapeuta, analista CIPA. Una professionista che svolge prevalentemente attività clinica privata e ha fondato il Centro Entheòs-IdO per la diagnosi ed il trattamento dei disturbi del neurosviluppo. La Scalone ha così espresso: “La capacità di servire noi stessi si intende come quella tendenza utile per riuscire ad amare gli altri. Nessuno slancio verso il bene collettivo, nessun servizio portato alla collettività può essere pensato senza partire da una profonda conoscenza di noi stessi, dei nostri bisogni e dei nostri desideri. Aiutare gli altri non rappresenta la possibilità di acquietare noi stessi, ma, riguarda un bisogno più profondo, stare bene con noi stessi. Essere al servizio dell’amore secondo la logica dello scambio e dove c’è scambio non c’è fine e siamo capaci di rigenerarci.”. Sul fronte, invece, di “quanto sia importante per la nostra anima” svolgere il “Servizio dal Cuore” attraverso la fede, è stato don Gianluca Belfiore, avvocato, collabora con le cattedre di Diritto canonico e di Diritto ecclesiastico dell’Università di Catania; è cultore di Diritto canonico e Diritto costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza di Catania. Rettore della Chiesa Madonna di Pompei in Siracusa; è Direttore dell’ufficio per i beni culturali e l’Edilizia di Culto e Presidente della relativa Commissione. Giudice del Tribunale Ecclesiastico Metropolitano Siracusano. Dal 2020 al 2021, Officiale della Sezione per gli Affari Generali alla Segreteria di Stato di Città del Vaticano. Belfiore porta a riflettere sulle varie accezioni del significato di servizio: “Servizio come dipendenza affettiva o servizio come culto a Dio. Il papa viene chiamato servo dei servi di Dio. Chi serve deve essere umile. Nel nascondimento servire. Si fa il bene perché è a noi connaturato. Se vogliamo essere utili, dobbiamo servire. Secondo la Scrittura, il servizio è impegnativo. Intraprendere la via del bene è permanervi, costi quel che costi. Perché la nostra vita possa servire, serviamo.”. I due studiosi hanno illustrato agli intervenuti come possiamo costruire la nostra capacità di servire in un periodo storico come questo. Come possiamo dedicare il nostro cuore al servizio degli altri nella nostra società. Ha concluso il ciclo di interventi il presidente di zona 19 in sede, dott. Giacomo Di Miceli: “Siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo ritrovati fragili e disorientati e siamo stati chiamati a remare insieme. Ci siamo accorti che nessuno si salva da solo. La pandemia ha fatto ripiombare l’umanità in una crisi, che è soprattutto di valori. La sfida che ci aspetta come cittadini è quella di rigenerare la società, le relazioni, trasformando il distanziamento sociale in distanziamento esclusivamente fisico e spaziale, ma, non privandoci di rapporti umani, degli scambi interpersonali. Anche il motto del governatore ci indica una strada da percorrere e da testimoniare.”. Conclude Miceli: “La solidarietà deve partire già all’interno dei nostri Clubs. La solidarietà è nel dna del nostro essere Lions. Solidarietà è ascoltare, donare un sorriso a chi è solo ed abbandonato. È stare con la gente e tra la gente, dimostrando di esserci veramente. Perseguire la sussidiarietà attraverso le amministrazioni, che ci chiamano al loro fianco. Raggiungere la credibilità è vivere le nostre azioni, dare testimonianza dei nostri principi, uscire dall’io per entrare nel noi. Quando serviamo gli altri, il nostro cuore diventa migliore.”.
Maria Luisa Vanacore.