L’assessore all’Urbanistica, Politiche sanitarie e Rapporti con il consiglio comunale, Antonio Moscuzza, si è dimesso stamane con una lettera inviata al sindaco, Giancarlo Garozzo, al segretario generale, Danila Costa, e, per conoscenza, al presidente dell’Assise, Santino Armaro. La rinuncia all’incarico è stata motivata con ragioni di ordine professionale. Di seguito il testo integrale della lettera.
Egregio Signor Sindaco,
con la presente rassegno le dimissioni dalla carica di assessore comunale nella Giunta la Lei presieduta, per impegni professionali non rinviabili che mi vedranno costretto a trascorrere lunghi periodi lontano dalla nostra città. L’occasione, sia pur di commiato, mi è gradita per porgere un sentito e vivo ringraziamento nell’ avermi dato la possibilità di vivere questa esperienza amministrativa che ha rappresentato, altresì, il coronamento di un impegno politico che mi ha visto ininterrottamente coinvolto quale consigliere comunale, sin dal 1994.
Un ringraziamento va, inoltre, a tutti i colleghi assessori che ho avuto modo di conoscere ed apprezzare, e con i quali si è instaurato un rapporto di cordialità e di reciproca condivisione di tutti gli atti amministrativi sottoposti all’attenzione della Giunta comunale in quest’ultimi mesi.
Analogo ringraziamento rivolgo a tutti i dipendenti e a tutti i funzionari dell’amministrazione, in particolare a quelli afferenti alle rubriche che mi sono state assegnate: un ringraziamento per l’impegno quotidiano profuso e la totale disponibilità ad assecondare gli obiettivi e gli indirizzi politici che la Giunta Comunale ha inteso portare avanti nell’interesse della collettività.
Nel contesto di una consiliatura particolarmente turbolenta per i noti fatti, ho cercato di svolgere la mia attività, dapprima nel ruolo di consigliere e successivamente in quello di assessore, nel segno della massima trasparenza, con assoluta correttezza e disponibilità, e nel rispetto di tutti ruoli e delle diverse sensibilità.
Mi sia consentito rivolgere un ringraziamento particolare e un abbraccio a tutti i consiglieri comunali, indistintamente, a cui va riconosciuto il merito e la sensibilità di aver approvato, dopo un travagliato iter, un provvedimento che personalmente mi è stato sempre a cuore e sul quale ho speso gran parte della mia attività politica: quello, cioè, dell’orientamento urbanistico sull’insediamento del nuovo ospedale della città di Siracusa.
Quasi mai ho negato la mia presenza in consiglio comunale, così pure nella Giunta, perché ho sempre pensato, e continuo a pensare ancor oggi, che l’aula del civico consesso, come tutte le aule istituzionali, sono e devono rimanere l’unico luogo dove si devono confrontare le idee, le proposte e le iniziative atte a migliorare la qualità di vita della nostra collettività, e dove la diversità deve diventare ricchezza per il bene di ogni cittadino.
Nel rinunciare definitivamente, direttamente o per interposta persona, al mio impegno politico, non rinuncerò certamente, ma diventerò piuttosto spettatore interessato a seguire e ad appassionarmi all’attività che qualunque amministrazione cittadina intenderà portare avanti a garanzia di quel futuro radioso che questa splendida città merita ma che, tuttavia da troppo tempo, rincorre affannosamente.