Sicilia, discoteche: Silb Fipe, ecco le proposte per la riapertura

Mascherina da indossare sempre, anche mentre si balla, e sanzioni pesanti per chi non rispetta le regole, così come accade per chi viola la legge fumando all’interno di locali chiusi. Queste alcune delle proposte di Silb Fipe – Associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo – per evitare che sia prorogato lo stop alle discoteche stabilito durante la conferenza Stato Regioni dello scorso 16 agosto e in vigore fino al prossimo 7 settembre.

Tra le misure di sicurezza proposte da Silb ci sono, inoltre, la garanzia di un ricambio d’aria più frequente rispetto alle precedenti norme, il distanziamento di un metro e i balli di coppia consentiti solo ai congiunti, la possibilità di effettuare screening del pubblico anche all’uscita dei locali, magari in collaborazione con la Regione e il riconoscimento della responsabilità individuale dei clienti sul rispetto delle norme all’interno dei locali.
Il tutto in aggiunta a quanto già previsto dalla legge: la misurazione della temperatura e il tracciamento del pubblico all’ingresso, rigidi controlli sul personale obbligato a indossare la mascherina durante tutte le ore di attività e l’obbligo di mettere a disposizione di tutti e in diversi punti del locale materiali igienizzanti. Maurizio Pasca, presidente nazionale del Silb Fipe, sottolinea il senso di responsabilità degli imprenditori di un settore che “non può essere indicato come la causa dell’impennata dei nuovi contagi”.

“Da sempre la discoteca è un facile capro espiatorio – dice Pasca -, ma vogliamo impegnarci in maniera propositiva per trovare delle soluzioni. Ecco perché facciamo alle Istituzioni competenti una proposta concreta per evitare di proseguire con uno stop che risulterebbe devastante. Quello che chiediamo è di poter lavorare, così come fanno tutti gli altri”. Per Pasca resta indispensabile “un impegno forte da parte del Governo per garantirci il supporto adeguato per provare a superare una crisi senza precedenti”. Le richieste sono contributi a fondo perduto, prestiti garantiti dallo Stato, credito d’imposta per locazioni commerciali e sgravi fiscali importanti.

“Stiamo vivendo un momento drammatico – conclude Vincenzo Grasso, presidente del Silb di Palermo – tante aziende sono in ginocchio e faranno fatica a rialzarsi. Sette mesi di chiusura hanno creato danni ingenti ai gestori dei locali ma anche ai fornitori e ai tanti collaboratori. La strada di una riapertura in sicurezza dei locali da ballo, con regole certe e rigorose, non può che essere la giusta soluzione anche per contrastare il fenomeno già evidente delle feste abusive e degli assembramenti spontanei dove non è possibile garantire il rispetto delle regole per il contenimento del contagio”.

 

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