“La forza del centrodestra è l’unità.
Ed è proprio dalla percezione che i cittadini hanno della nostra coalizione che ogni partito, con propri principi e valori fondanti, trae maggiore forza.
Disperdere questo patrimonio di identità significherebbe fare tornare indietro le lancette dell’orologio, commettendo gli stessi errori del passato che hanno spalancato le porte al governo Crocetta. Il peggior governo regionale della storia della nostra Isola”. Lo dice in una nota il coordinamento regionale siciliano di Forza Italia.
“Abbiamo sostenuto il governo di Nello Musumeci – eletto quale rappresentante di una lista regionale autonoma – e ci riconosciamo in molte delle sue misure ma è mancato quel quid, anche nel rapporto con i siciliani, che potesse spingerci a sostenere un bis – continua la nota – Al di là delle legittime incomprensioni personali che travalicano l’aspetto politico, l’esecutivo Musumeci ha governato in un momento difficile, ma non ha impresso quell’inversione di rotta su molte, troppe criticità dell’Isola. E in quest’ottica che Forza Italia, partito per decenni più votato della coalizione di centrodestra in Sicilia, ambisce a esprimere la candidatura alla presidenza della Regione. Un onere e un onore che, per generosità e attenzione alle dinamiche della coalizione, non ha mai avuto”.
“La corsa verso Palazzo d’Orléans spetta a Forza Italia.
Altrimenti siamo pronti anche a correre da soli” ha detto il coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia Gianfranco Miccichè. Forza Italia, del resto, dice di avere anche altri nomi oltre a quello di Stefania Prestigiacomo. Dall’elenco, però, Miccichè elimina il proprio, tornato a circolare nei giorni scorsi: “Per fare il presidente della Regione – afferma il presidente dell’Ars, 68 anni – c’è bisogno di una forza che purtroppo non ho più”.