Signer, prefetto di Siracusa: “La mia agenda ricca di programmio”

Il nuovo prefetto di Siracusa, Giovanni Signer, da qualche giorno appena si è insediato al palazzo del governo di piazza Archimede. Ieri pomeriggio ha incontrato i giornalisti con cui si è intrattenuto per illustrare la sua lunga carriera da investigatore e da dirigente della squadra mobile di Catania oltre che da questore di Savona e di Bari da dove proviene per intraprendere la carriera da prefetto. “Inizio un nuovo lavoro in una realtà che conosco solo come turista – ha esordito Signer – e, a livello investigativo, per una propaggine di un’indagine che nel 2005 ci ha portati a Portopalo per alcuni fiancheggiatori della mafia catanese che controllava il mercato del pesce spada. Le competenze del questore sono sovrapponibili solo in minima percentuale rispetto a quelle del prefetto per cui dovrò studiare tanto”.
Appena da qualche giorno in città, il prefetto Signer ha avuto modo di interloquire con il prefetto Raffaela Moscarella: “Mi ha già dato delle indicazioni – ha detto Suigner – qui ho trovato uno staff ben adeguato che ha iniziato a darmi le prime informazioni e indicarmi quali siano le criticità del territorio”.
Il prefetto si è soffermato sulle caratteristiche e delle distinzioni economiche della provincia: “Il territorio presenta un importante asset industriale – ha detto – ma anche zone a vocazione turistica e agricola con prodotti d’eccellenza. Sono economie che producono ricchezza ma proprio per questo motivo sono appetibili ad ambienti criminali di diversa estrazione. Bisogna avere attenzione per ciascuna delle specificità del territorio”.
Il massimo rappresentante del governo in provincia ha dettato le priorità della sua agenda: “La questione ambientale, l’immigrazione, la tutela dei soggetti deboli, la dispersione scolastica, il problema della violenza di genere”. Ha già un programma da attuare sul territorio: “Proveremo – conclude Signer – a connettere tutti i sistemi di videosorveglianza che già i Comuni della provincia hanno in dotazione con il sistema nazionale controllo transito e targhe. Ciò significa che tutti i passaggi che verranno registrati sui lettori targhe saranno veicolati alla banca dati del Ministero dell’Interno. Questo ci consentirà di innalzare di molto il sistema della sicurezza in provincia. Per ottenere un finanziamento pubblico gli enti locali devono rispettare un protocollo tecnico ma non dovrebbe essere molto complesso l’allacciamento al sistema”.

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By F N

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