Novara – 18 giugno 2021 – Il coordinatore interregionale dei SiCobas, Adil Belakhdim, 37 anni, è morto questa mattina investito da un camion davanti ai cancelli della Lidl di Biandrate (Novara). E’ accaduto in via Guido il Grande, durante una manifestazione di lavoratori della logistica.
Secondo una prima ricostruzione, pare che l’autista del camion abbia investito durante una manovra l’uomo e poi sia fuggito. A bloccarlo in autostrada sono stati i carabinieri.
Sul posto è intervenuto anche il 118, ma per il 37enne non c’è stato nulla da fare. L’autista avrebbe forzato il blocco della manifestazione, che stava per cominciare, e il sindacalista sarebbe stato trascinato per una decina di metri. Sul luogo dell’incidente c’è tensione tra i manifestanti. Uno di loro, che si trovava vicino alla vittima quando è stata investita dal camion, si è sentito male e, sotto choc, è stato soccorso dal personale del 118. “Quel camion lo ha trascinato per una ventina di metri, il conducente non può non essersene accorto” dicono i lavoratori che hanno assistito all’incidente. Il camion ha urtato anche altri due manifestanti, ferendoli, che si trovano ora in ospedale. Secondo quanto si apprende, le loro condizioni non sarebbero gravi.
Il camionista è stato arrestato, al momento con le accuse di omicidio stradale e resistenza.
Belakhdim era residente a Vizzolo Predabissi, nell’area metropolitana di Milano. Lascia due figli di 15 e 17 anni. Da alcuni anni svolgeva attività sindacale.
“Sono molto addolorato per la morte di Adil Belakhdim. È necessario che si faccia subito luce sull’accaduto”, dice il premier Mario Draghi al suo arrivo a Barcellona, dove oggi sarà in visita istituzionale, commentando la morte del sindacalista.
“E’ gravissimo quello che è accaduto di fronte ai cancelli di un magazzino di Biandrate, vicino Novara. La tragica morte del sindacalista Adil Belakhdim – dichiara il ministro del Lavoro, Andrea Orlando – è avvenuta in circostanze che andranno immediatamente chiarite. Nel settore della logistica stiamo assistendo ad una escalation intollerabile di episodi di conflittualità sociale che richiedono risposte urgenti. Alla famiglia del sindacalista la nostra vicinanza. Non è accettabile che nel nostro Paese l’esercizio delle libertà sindacali possa mettere a rischio la vita. Il ministero sta assumendo le informazioni sulle dinamiche” che hanno portato alla morte del sindacalista. Il ministro ha sottolineato “l’attenzione rivolta maggiormente ai settori in cui la conflittualità sta aumentando” ricordando la task force specifica per il settore della logistica istituita nei giorni scorsi.
“La morte di Adil Belakhdim – afferma il ministro Luigi Di Maio – lascia sgomenti, massima vicinanza ai familiari e alle persone ferite. Ora è prioritario chiarire quanto è accaduto fino all’ultimo dettaglio”.
“La morte di un sindacalista, investito durante un presidio sindacale, è un fatto gravissimo, inaccettabile, sul quale è necessario fare presto piena luce”, dice il leader della Cgil, Maurizio Landini, che avverte; “Nella logistica si stanno verificando troppi episodi d’intimidazione e di violenza, che mettono seriamente in discussione le libertà sindacali. E questo avviene in un settore, dove anche per effetto del ricorso ad appalti e sub appalti, e dell’applicazione di contratti pirata, i diritti e le tutele fondamentali dei lavoratori sono continuamente calpestati, in un clima spesso da Far West”.