La proroga dell’appalto di supporto all’amministrazione scaduto il 18 agosto è stato ulteriormente procrastinato grazie al dl semplificazioni che consente gli affidamenti diretti per importi sino a 150.000 euro. L’atto del Comune di Siracusa, ha di fatto sciolto l’ati Ciclat/Util Service in quanto prevede due affidamenti distinti alle diverse società, ciò è anche dovuto al contenzioso aperto dalla Soc. Coop. Util Service ed alle rimostranze espresse sullo strumento della proroga tecnica da parte dei sindacati Filcams CGIL e UILtucs Siracusa che tornano infatti sull’argomento:”mancanza di progettualità e nessuna garanzia per i livelli reddituali dei lavoratori dell’appalto. Non basta dire che ci saranno le clausole sociali, ma va affrontato il tema del monte orario di ogni singola gara di cui ancora nessuno è a conoscenza. L’appalto che fin qui comprendeva i servizi navetta,o la nostra volontà e traslochi, affissione, portierato, protocollo ed ufficio tributi, verrà suddiviso in diverse gare, generando così il rischio di un vero e proprio martirio sulla pelle e sulle tasche dei lavoratori. Ribadiamdisponibilità al confronto sulle modalità con cui verranno espletate queste gare, considerato il fatto che l’affidamento all’esecutore Ideal Service soc coop. è di solo un mese e che parte dei lavoratori di util service, rimane in cassa integrazione, con gravissime ripercussioni sul reddito delle famiglie coinvolte. Lavoratori che gridano doppiamente vendetta, in quanto si sono visti sostituire da altri membri della util service nei propri servizi che sono stati confermati anche dopo la scorsa proroga.” Queste le dichiarazioni di Alessandro Vasquez ed Anna Floridia, rispettivamente segretari della FILCAMS CGIL e della UILTUCS che chiedono a gran voce un confronto con il Comune. “Non è accettabile la volontà dell’amministrazione di escludere le forze sindacali in questioni spinose e da un confronto necessario per evitare ulteriori ripercussioni nei confronti di questi lavoratori. L’amministrazione ha denunciato più volte recentemente, di avere una pianta organica inadeguata numericamente e di contro invece, ha ridotto ore e servizi a proprio supporto dei lavoratori in appalto che nella maggior parte dei casi vantano oltre 15 anni di servizio. Quale è l’idea dell’amministrazione sul monte orario dei lavoratori e delle lavoratrici? C’è voglia finalmente di garantire l’estensione del servizio dei tributi e degli altri sportelli per il cittadino anche nelle fasce pomeridiane? L’impressione che abbiamo è che si vada incontro ad un cambiamento che sostanzialmente non modifichi nulla, se non il peggioramento dei livelli salariali dei lavoratori e delle lavoratrici.