Siracusa, 24 Ottobre 2022. “L’Amministrazione comunale di Siracusa “spaccia” per “aggiornamento tariffario” l’applicazione degli aumenti indicati dall’Arera nel 2017 in base a degli indicatori che prendono in esame la qualità della gestione della risorsa idrica di una comunità sulla base delle perdite idriche, della qualità dell’acqua, delle interruzioni di servizio”.
“Dunque, le politiche idriche dell’Amministrazione comunale sono fallimentari.– tuona Mangiafico – L’Arera, con un sistema di incentivi e di penalità, intende proprio colpire le Amministrazioni che non fanno bene il proprio lavoro e creare le condizioni per investimenti che riportino gli indicatori verso standard più adeguati”.
““Sfidiamo” l’Amministrazione comunale a sostituire gli attuali pozzi con valori fuori norma grazie al progetto al punto 3) degli obiettivi di gara entro la campagna elettorale del 2023 quando dimostreremo che non sarà riuscita a farlo. I pozzi fuori norma vanno sostituiti con urgenza e “Civico4” ritiene che vadano individuate delle alternative fattibili nel territorio cittadino, per restituire ai siracusani un’acqua con valori dentro la norma.”
“Ma perché questo aumento delle tariffe dell’acqua arriva nel 2022, se la Delibera è del 2017, e non nel 2018, 2019, 2020 o 2021?– le domande di Mangiafico – Se l’Amministrazione comunale era obbligata a dare seguito a quella Delibera, come asserisce il Sindaco, come mai lo fa solo cinque anni dopo, rischiando – se è vero ciò che dice il Sindaco – un danno all’erario per non avere applicato una norma che pretendeva incassi maggiori rispetto a quelli effettuati?”
“E cosa dicono queste normative a proposito dell’anticipazione finanziaria?– chiede provocatoriamente Mangiafico –Alla lettera b) dei requisiti per l’anticipazione indicati dalla circolare, viene chiarito che requisito imprescindibile è l’aggiornamento tariffario biennale, che è stato deliberato poco prima dall’Ati idrico. Siamo sicuri, quindi, che il Sindaco di Siracusa non si sia “svegliato” dopo cinque anni per aggiornare le tariffe assecondando un obbligo di legge quanto piuttosto per determinare le condizioni necessarie per l’anticipazione finanziaria a Siam di denari che, comunque, dovranno essere restituiti mediante due rate, una in scadenza il 31 dicembre 2023 e un’altra il 31 dicembre 2024?”
“Dunque, – conclude il leader – i cittadini pagano oggi per consentire un’anticipazione finanziaria alla società che gestisce il servizio idrico? E questi soldi dovranno essere restituiti quando la società non sarà più l’ente gestore del servizio idrico comunale (il cui capitolato dura solo due anni)? E da chi?”