Le rigide temperature di questi giorni hanno reso insostenibile la situazione al palazzo di Giustizia dove l’impianto di riscaldamento da diversi mesi non funziona a causa della caldaia fuori uso. Magistrati, personale amministrativo, agenti di polizia giudiziaria, impiegati civili, polizia privata sono costretti a far di necessità virtù. Molti hanno pensato di fornirsi di piccole stufe elettriche per fronteggiare il freddo di questi giorni, altri siedono al loro posto di lavoro coprendosi con cappotti e berretti di lana.
Il presidente del Tribunale Antonio Maiorana, in pensione da domani, prima dell’estate si attivò per l’installazione della nuova caldaia. Il progetto esecutivo, curato dal Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche è stato esitato il 9 settembre. Il bando per l’importo a base d’asta di 124mia 216 euro, è stato appaltato a dicembre. 57 le imprese che hanno avanzato un’offerta. Ad aggiudicarsi la gara è stata la ditta Suriano Michelangelo srl con sede in Borgetto (Palermo) con un importo complessivo di 92mila 747 euro. A tutt’oggi il contratto di appalto non è stato ancora sottoscritto, si parla del periodo dal 24 al 31 di gennaio. Solo in quel momento la Ditta Suriano srl potrà commissionare la struttura tecnologica a un’azienda leader nel settore in Lombardia che avrà necessità di non meno di 45 giorni. Una volta ricevuta la mega-caldaia, l’impresa potrà iniziare i lavori per un periodo non inferiore a 2 mesi. Sarà necessario il collaudo e, ragionevolmente, si potrebbe ipotizzare un normale funzionamento dell’impianto di riscaldamento solo per il mese di aprile. Il freddo dei prossimi giorni invernali potrebbe impedire il normale svolgimento delle udienze per non parlare del disagio di chi lavora all’interno del Palazzo. Il sistema elettrico è in grado di supportare qualche decina di elettrodomestici per riscaldamento poi, come accaduto in questi giorni, l’interruzione dell’energia elettrica diventa ripetuta.
Francesco Nania