Siracusa. Canale Galermi colabrodo: l’acqua esce dalla fonte ma non arriva a destinazione e gli agricoltori chiederanno i danni

La mancanza di acqua nei terreni annaffiati attraverso il Canale Galermi, riapre la lunga querelle con il governo siciliano. Secondo quanto trapela dagli ambienti qualificati, dalla fonte l’acqua fuoriesce normalmente ma si disperde lungo il tragitto e non arriva a destinazione per la mancata manutenzione di una condotta ormai un colabrodo. E per questo è in corso la preparazione di un’azione giudiziaria congiunta per il risarcimento dei danni da parte dei danneggiati. Non è la prima volta che gli agricoltori colpiti dal grave danno protestano davanti alla sede del Genio Civile (vedi foto) nel tentativo di risolvere il grave problema, ma ad ogni estate il copione del film si ripete sempre con le stessa falsa promesse.

La situazione è quindi arrivata al capolinea, ma ora si vuole adire la magistratura per la necessaria azione giudiziaria per le responsabilità diffuse e legate all’incuria e l’abbandono in cui si è stato ridotto il canale in tutti questi anni.

L’appello è diretto ancora una volta all’assessore all’Agricoltura Edy Bandiera. Per la cronaca, è stato da sempre l’onorevole Enzo Vinciullo che si è fatto portavoce per la vicenda dell’abbandono della manutenzione del Canale; spesso i risultati si sono visti, come il ripristino della funzionalità delle vasche consortili Ortonovo e Monteforte per la somma 203.428,69 euro. Ma ora sotto accusa è l’intera condotta idrica e le istituzioni preposte.

C.A.

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