Ancora polemica a distanza sulla restituzione della tela del Caravaggio. Ai caprici di Vittorio Sgarbi, la Prefettura di Siracusa replica di essere in attesa delle disposizioni ufficiali del F.E.C
Nessuna risposta ufficiale, per adesso, dalla Prefettura di Siracusa ai capricci di Vittorio Sgarbi sulla restituzione della tela del Caravaggio. Il prefetto, Giusy Scaduto, ha fatto sapere, attraverso l’Ufficio di Gabinetto, di essere in attesa delle disposizioni del Fec, il Fondo edifici di culto proprietario del “Seppellimento di Santa Lucia”.
Il Ministero dell’Interno, in una missiva inviata al presidente del Mart di Trento e Rovereto, ha puntualizzato le modalità per il rientro del capolavoro di Caravaggio. In pratica, scade oggi il termine per la restituzione del dipinto che è stato prestato al Mart, su conforme parere del Consiglio di amministrazione del Fec. Nella nota del Ministero si legge “le operazioni di riconsegna devono essere comunicate e avviate con la massima tempestività”.
Di diverso avviso è Vittorio Sgarbi che ha confermato la restituzione dell’opera entro il 13 dicembre, in tempo per la festa della Patrona di Siracusa e, quindi, per l’allestimento della tela nella chiesa di Santa Lucia al Sepolcro. Secondo Sgarbi, il rientro dell’opera avverrà conseguentemente dopo la riunione del Consiglio di amministrazione del Mart, convocato per stasera. L’organismo deciderà in merito e, comunque, se il Museo potesse essere riaperto, non oltre il 6 dicembre.
La scelta della data è stata effettuata per garantire la totale sicurezza del trasporto e, soprattutto, dalla necessità di far effettuare, prima della partenza, le necessarie verifiche dal tecnico preposto che si trova già a Siracusa. In netto contrasto con la Sovrintendente ai Beni culturali di Siracusa, Irene Donatella Aprile che, in una precedente comunicazione scritta al Ministero, confermava che la chiesa di Santa Lucia al Sepolcro è pronta a ricevere in sicurezza l’opera di Michelangelo Merisi, detto il caravaggio.
Salvo Trombatore