Siracusa. Emergenza covid: sale il numero dei ricoverati

Sale in maniera preoccupante il numero dei pazienti affetti da coronavirus, ricoverati al covid center dell’ospedale Umberto primo di Siracusa. Al momento sono venti le persone presenti nelle corsie del reparto di malattie infettive mentre comincia a diventare pesante anche la situazione in terapia intensiva, dove sono ricoverate 6 persone con gravi sintomi dovuti al contagio del virus. Un numero che raggiunge quasi il massimo della capienza, atteso che in quel delicato reparto i posti letto disponibili al massimo sono otto. La direzione dell’Asp 8 ha attivato un piano straordinario per incrementare il numero di posti letto negli ospedali covid della nostra provincia. In procinto di essere riaperto è il reparto covid all’ospedale Trigona di Noto con relativi otto posti letto di terapia intensiva, altri luoghi di degenza saranno attivati nei prossimi giorni anche nel capoluogo. Entro il 30 ottobre, comunque, saranno impiegati sul territorio tutti i posti letto covid previsti nel piano regionale sanitario.

Anche i numeri del contagio sono in continua crescita, più che nel mese di marzo, quando l’emergenza sanitaria è scoppiata anche dalle nostre parti. Dai dati riscontrati nel bollettino della Regione siciliana, emerge che i nuovi positivi sono 30, meno della metà rispetto ai rilevamenti di lunedì ma, comunque, in avanzamento rispetto all’inizio della seconda ondata del virus mentre, da marzo, i contagiati complessivamente su tutto il territorio hanno raggiunto quota 1089. Tra i positivi al coronavirus anche l’istruttore di una palestra siracusana in isolamento mentre è scattata la ricostruzione dei contatti per evitare la diffusione della pandemia.

In una sola giornata si sono registrati al pronto soccorso covid dell’ospedale siracusano ben 14 ricoveri di pazienti affetti dal virus. La raccomandazione dei sanitari, il cui carico di lavoro sta aumentando al pari di quello degli infermieri e degli altri operatori sanitari, è di non recarsi in ospedale se non in presenza di gravi sintomi e di rimanere, quindi, a casa e curarsi attraverso le terapie somministrate dai medici di famiglia.

C’è la sensazione che la situazione stia precipitando e che la pressione si ripercuota principalmente sulle strutture sanitarie pubbliche. Per fare fronte all’esigenza di nuovo personale, l’Asp 8 ha attivato le procedure per la contrattualizzazione di nuovi medici e infermieri da affiancare a quelli che già operano sul campo. L’obiettivo è di arruolare 25 medici da destinare agli ospedali covid attivi nella nostra provincia e 50 infermieri anch’essi da impiegare in questa emergenza con contratto libero professionale.

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By wltv

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