“Il diritto di sciopero e la tutela della sicurezza pubblica non sono inconciliabili. È per questo che chiediamo al prefetto di Siracusa di avviare un confronto con le organizzazioni sindacali. Siamo certi che ci sia una via di mezzo in grado di permettere la coesistenza delle libertà democratiche e dei diritti della comunità”. Lo dichiara il segretario generale della Femca-Cisl Nora Garofalo. “L’intento dell’ordinanza prefettizia – spiega Garofalo – è quello di applicare quanto previsto dal Tulps ed evitare disagi alla circolazione stradale e ostacoli alla libertà d’impresa, a parere del prefetto messi in discussione dalle forme di protesta che negli ultimi tempi hanno caratterizzato le attività che ruotano intorno al polo petrolchimico della città. Un punto d’incontro è però possibile: la storia della nostra Federazione – sottolinea il segretario generale della Femca – è caratterizzata dalla firma di centinaia di protocolli che sono riusciti a conciliare il diritto di sciopero con le esigenze della comunità, delle imprese ma anche dei lavoratori di queste imprese. Attraverso il dialogo ed il confronto siamo riusciti a garantire la sicurezza pubblica e a consentire ai lavoratori di esprimere tutta la loro preoccupazione, mobilitandosi e sensibilizzando l’opinione pubblica e le istituzioni. Siracusa non può rappresentare un’eccezione in questo senso: dal confronto tra il prefetto e i sindacati possono emergere soluzioni condivise, ad esempio individuando delle aree alternative nelle quali i lavoratori possano manifestare senza arrecare alcun disagio e garantendo comunque la viabilità e la produzione nei siti interessati. Sarebbe la vittoria del buon senso e un passo importante verso la soluzione di questa vertenza difficile, che rischia di aggravare la situazione di un territorio già messo in ginocchio dalla crisi”, ha concluso Garofalo.