Per la vicenda giudiziaria che ha colpito il Gruppo Igm, gli indagati si sono presentati all’interrogatorio di garanzia davanti al gip del tribunale di Siracusa, Carmen Scapellato, che ha emesso le misure cautelari nell’ambito dell’inchiesta sulla vicenda giudiziaria nella sfera delle aziende del gruppo Quercioli, per le ipotesi di reato a vario titolo contestati.
I legali degli indagati stanno valutando la possibilità di ricorrere al tribunale del riesame per annullare l’ordinanza del gip.
Il professionista, Antonio Antonuccio, difeso dall’avvocato Nino Leone, pur avvalendosi della facoltà di non rispondere, ha insistito sulla propria estraneità ai fatti oggetto della contestazione dei reati.
Il legale rappresentante della Igm Rifiuti industriali srl, Alberto Giardina, ha sostenuto la sua tesi per 4 ore, durante l’interrogatorio di garanzia davanti al gip del tribunale, Carmen Scapellato. Difeso dall’avvocato Francesco Favi, l’indagato ha avuto modo di chiarire ogni aspetto della vicenda, ribattendo colpo su colpo alle singole contestazioni avanzate dal pm Salvatore Grillo, che ha coordinato l’indagine.
Si sono avvalsi invece della facoltà di non rispondere gli altri due indagati davanti al giudice per le indagini preliminari. Mentre il commercialista Luigi Pietro Galimberti, assistito dall’avvocato Silvestre Costanzo ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere.
Intanto si attende la nuova udienza fissata dal gip Scapellato per sottoporre a interrogatorio di garanzia tutti i componenti della famiglia Quercioli Dessena, coinvolti nell’operazione delle fiamme gialle. Gli indagati avranno modo di rispondere alle domande del giudice per chiarire le rispettive posizioni.
C.A.