La Comunità alloggio di via Lazio per soggetti con disabilità si chiamerà “Casa Natalìa” in memoria di Natalìa Piazzese, la giovane morta nel 1996 all’età di 17 anni e i cui genitori furono tra gli artefici della creazione della struttura.
La cerimonia di intitolazione si svolgerà domani (17 luglio) alle 18. Parteciperanno il sindaco Francesco Italia, l’assessore alle Politiche sociali Marco Zappulla, il presidente e la vice presidente del consiglio comunale, Alessandro Di Mauro e Conci Carbone, ma saranno coinvolti anche gli altri assessori, i consiglieri e i residenti della zona.
L’istituzione di “Casa Natalìa” vuole essere una maniera di fermare la memoria su una bella pagina di storia cittadina che ha visto come artefici le famiglie di bambini e giovani con disabilità, tanti volontari e operatori sociali che con impegno hanno fatto fronte a una grave carenza nell’assistenza avvenuta negli anni Novanta del secolo scorso con la chiusura dell’Aias. Negli anni immediatamente successivi, la Comunità alloggio di via Lazio fu una delle risposte che il Comune diede alle richieste delle famiglie e tra queste anche quella di Natalìa.
Natalìa Piazzese era nata nel 1979 ed era affetta da un ritardo motorio accompagnato da convulsioni. L’esatta patologia, dopo tanti tentativi da parte dei genitori, venne diagnosticata nel 1986 a Marsiglia. Questa circostanza consentì di migliorare le terapie e la qualità di vita di tanti altri bambini affetti dalla stessa malattia.