Siracusa, 21 giugno ’22 – Uno sloveno alla corte di Fabio Reale. Si tratta di Jan Gorela, terzino destro di 29 anni, 190 centimetri per 92 chilogrammi, ultimo anno giocato nella massima serie israeliana.
Mancino e tiro potente, Gorela arriva a rinforzare una squadra che sta cambiando volto e fisionomia. Di lui si dice un gran bene. Prestanza fisica in difesa, rapidità d’azione e precisione nelle conclusioni, ne fanno un giocatore completo.
Jan Gorela ha iniziato nelle giovanili del Cimos Koper, club storico della pallamano slovena ed europea, con il quale ha giocato anche la Champions league. A 23 anni il trasferimento nella seconda lega francese, quindi l’approdo al Nis, in Serbia, allenato da Veselin Vujovic, tecnico capace di mietere successi con gli spagnoli del Barcellona e i macedoni del Vardar.
Il ritorno in Slovenia, prima con il Krka Novo Mesto e dopo con l’Izola, quindi l’ultima stagione in Israele.
«Sono felice di venire a giocare in Italia – commenta il nuovo straniero della Teamnetwork Albatro – Penso che il livello del campionato italiano si è molto alzato negli ultimi anni e sono contento di poterne fare parte.
So che lo scorso anno l’Albatro non ha avuto una stagione fortunata – continua Gorela – e questo non gli ha consentito di stare lì dove merita di essere per la propria storia. Adesso ci sono molti cambiamenti nella squadra e nello staff e ce la metteremo tutta per fare meglio dello scorso anno. Penso che si stia costruendo una buona squadra che ha fame di rivalsa e per questo guarderemo ad obiettivi più alti.»
Un’Albatro che prende ormai forma e si prepara al prossimo campionato di serie A.
Dopo aver rinnovato il parco portieri con l’arrivo di Lorenzo Martelli e Matija Glicic, adesso l’arrivo di un giocatore di movimento.
«Lo abbiamo visto all’opera e abbiamo avuto delle ottime referenze – commenta coach Fabio Reale – Non era semplice trovare un mancino comunitario di questo livello. Gorela è un giocatore moderno che fa della velocità la sua arma migliore. Un giocatore che sono certo si integrerà benissimo al modello di gioco che vogliamo applicare.»