Siracusa, Mangiafico (Civico 4): “Sui servizi comunali l’Amministrazione fa solo marketing, trova soluzioni a problemi che essa stessa ha creato”

Siracusa, 3 Novembre 2023. La risposta del Comune di Siracusa alle esigenze della città, in termini di servizi, sembra procedere con un ritmo molto più lento rispetto alle sfide che si presentano. Michele Mangiafico, leader del movimento “Civico 4”, mette sotto la lente di ingrandimento una serie di questioni, a pochi giorni all’inaugurazione dell’elimina code in via Ramacca alla circoscrizione Tiche.

Un’inaugurazione buona per quelli che si fossero svegliati oggi da un lungo letargo, durato cinque anni e cinque mesi, in cui l’Amministrazione Italia numero 1 ha chiuso progressivamente – dice Mangiafico – le circoscrizioni di Ortigia e Neapolis, costringendo i residenti di questi quartieri a rivolgersi a Santa Lucia, Grottasanta, costringendo i residenti di questo quartiere a rivolgersi ad Akradina, e Epipoli, costringendo i residenti di questo quartiere a rivolgersi a Tiche, in via Ramacca appunto”.

La decisione di ridurre i servizi nei quartieri è il risultato di scelte amministrative sulle quali “Civico 4” ha posto molta attenzione. Nonostante i “risparmi” 2,2 milioni di euro ottenuti tra il 2020 e il 2023 da cessazioni di rapporti di lavoro, l’Amministrazione comunale di Francesco Italia, stando alle parole del movimento, non ha investito adeguatamente nell’integrazione oraria del personale part-time. Ciò ha comportato il mantenimento di solamente due o tre dipendenti per ciascuna circoscrizione, spesso con contratti a tempo parziale di sole 30 o 34 ore. Questa situazione ha limitato l’accesso ai servizi per i cittadini, poiché solo Tiche e Belvedere sono rimasti aperti nel pomeriggio, mentre le altre circoscrizioni sono accessibili solo al mattino.

Tutto questo perché l’Amministrazione comunale, – spiega Mangiafico – anziché pensare ai servizi al cittadino, ha pensato ai concorsi per i dirigenti, lasciando che il personale part-time – composto da ben 281 unità lavorative – arrivasse dove poteva e ingenerando, nei quartieri, quelle code che ora promette di “tagliare” con il servizio “elimina code”.

Le sfide non si fermano qui. Il servizio di refezione scolastica è partito con notevoli ritardi, causando licenziamenti e sollevando domande sul processo di appalto.

Il servizio parte (forse) il 6 novembre (cinquanta giorni di ritardo!) – continua Mangiafico – con una mini-gara a cui non è stata invitata la precedente ditta appaltatrice (perché?) che aveva in capo 67 lavoratori di cui certamente 37 saranno licenziati in quanto a tempo determinato, né la successiva azienda potrà assumere il personale che verrà chiamato da questa in quanto i nuovi lavoratori non matureranno i sei mesi (la gara riguarda appena 72 giorni). La gara è stata affidata a 4,82 euro a pasto (iva esclusa), contro una gara precedente sottosoglia a 4,04 euro ad una sola azienda partecipante, sembrerebbe attraverso un lungo processo di soccorso istruttorio.”

Poi c’è l’archiviazione digitale che, sebbene affidata alla Nettuno Multiservizi, agli occhi del movimento sembra lontana dall’essere all’altezza della visione di una “smart city”. Al momento, il servizio consiste principalmente nella conservazione fisica dei faldoni dell’archivio di contrada Stentinello, con personale munito di dispositivi di protezione individuale (DPI). Tutto ciò rappresenta un’opportunità mancata di sfruttare la tecnologia moderna per migliorare l’efficienza.

Altri servizi cruciali come la manutenzione, le navette, il montaggio e smontaggio dei palchi, l’affissione e la de-affissione pubblicitaria sono stati notevolmente ridotti, con impatti significativi sulla comunità.

Alcuni di questi servizi sono stati attivi solo in occasione delle elezioni amministrative, sollevando interrogativi sulla loro priorità e continuità”, accusa Mangiafico.

Infine, il diserbo e la manutenzione del verde pubblico rappresentano sfide persistenti. Nonostante promesse ripetute di miglioramenti, le soluzioni proposte non hanno raggiunto gli obiettivi stabiliti nei contratti pubblici. La rimozione della gara per il verde pubblico e la proroga dell’attuale impostazione su cinque lotti sollevano domande sulle decisioni prese nell’ambito della gestione ambientale.

Il Comune di Siracusa è chiamato a fronteggiare queste complesse sfide per garantire servizi di qualità ai suoi cittadini. – conclude Mangiafico a nome del movimento – Siamo impegnati a monitorare attentamente questi sviluppi e a sollecitare azioni concrete da parte dell’Amministrazione comunale”.

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