Si è ufficialmente costituito il Comitato Referendario della Provincia di Siracusa, un’ampia e inclusiva aggregazione di forze sociali, politiche e associative a sostegno della campagna referendaria promossa dalla CGIL, che porterà il Paese al voto nei giorni 8 e 9 giugno.
Il Comitato nasce con l’obiettivo di coordinare e promuovere in tutto il territorio provinciale la campagna referendaria, informando i cittadini e mobilitando le energie democratiche per una battaglia di partecipazione e giustizia sociale. Oltre alla CGIL, presente con tutte le sue categorie e strutture di servizio, il Comitato raccoglie quasi tutti i partiti dell’area democratica e progressista a fianco dei quali, hanno già aderito numerose realtà associative di carattere laico, cattolico e professionale, tra cui ARCI, Libera, Legambiente, i Giuristi Democratici e molte altre organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti civili, della legalità e della tutela ambientale. Significativa anche l’adesione di un numero crescente di Sindaci della provincia, a conferma di un impegno istituzionale diffuso e trasversale.
L’azione del Comitato non si limiterà a un coordinamento generale, ma si articolerà capillarmente su tutto il territorio provinciale, con la costituzione di Comitati referendari in ciascuno dei 21 Comuni della provincia di Siracusa. Questa rete territoriale garantirà un radicamento forte della campagna referendaria e un coinvolgimento diretto della cittadinanza.
Il Comitato rimane aperto e disponibile ad accogliere ulteriori adesioni, sia da parte di organizzazioni e movimenti, sia da parte di singoli cittadini che intendano dare il proprio contributo a questa sfida di democrazia. Il referendum rappresenta un’opportunità fondamentale per rimettere al centro i diritti del lavoro, la giustizia sociale e il futuro del Paese. Per questo, invitiamo tutti i cittadini e le cittadine della provincia di Siracusa a partecipare attivamente alla campagna referendaria, affinché l’8 e il 9 giugno il voto popolare possa segnare un passo decisivo verso un’Italia più giusta e più equa.