Il fascicolo che ha portato all’operazione di stamane dei carabinieri denominata “Varenne” inizia con l’arresto operato in flagranza di Salvatore Di Fede con 9 chili di hashish a Siracusa nell’agosto 2018. Di Fede in contatto con altre persone che muovevano 73 chili di hascisc e 171 grammi di cocaina in pochi mesi. Il Di Fede, personaggio di spicco perché si inserisce nell’ambito di un vuoto nel territorio dei gruppi storici.
Indagine iniziata ad agosto 2018. Titolare del fascicolo d’inchiesta il Pm Marco Dragonetti. In luce operatività gruppi di spacciatori slegati da quelli tradizionali. Attività importante con sequestro di ingenti quantitativi di droga. Ordinanza di custodia cautelare e divieto di dimora per due persone. Gli arrestati, Sebastiano Galeota, Salvatore Di Fede. Daniele Alì, Giovanni Pasqua (Palermo). Rosario Sicurella (Catania), Claudio Barone, Massimo Toro mosca, Francesco Campanella, Giuseppe Greco, Francesco Paolo Zuccarello, Giuseppe Bronzo.
Spacciavano nelle proprie abitazioni niente piazze di spaccio. Nelle intercettazione si registrano lamentele nella fornitura di hascisc fornita dal Di Fede e dicevano: “ma che dobbiamo prenderla alla Iureka”?
È il palermitano Giovanni Pasqua si sposta a in tutta la Sicilia per seguire gli affari. Nelle indagini da agosto a novembre 2018 si registra che spesso erano i siracusani che si spostavano A Palermo e a Catania per rifornirsi della materia prima.
Sono le intercettazioni ambientali che permettono di dire che i fornitori appartengono al mondo dell’ippica.
Gli investigatori durante le complesse indagini si sono avvalse di telecamere e ambientali coinvolgimento soggetti collegati fra di loro utilizzavano linguaggio criptico specialmente riferito a corse di cavalli, da qui il nome dell’operazione “Varenne”.
Sott’occhio, anche le corse clandestine di cavalli soprattutto il palermitano che faceva compravendita di cavalli. Ma niente a che vedere con gli ippodromi, chiarisce il Procuratore aggiunto Fabio Scavone.
I carabinieri del Norm della Compagnia di Siracusa hanno eseguito riscontri con indagini mirate confermati dalla misura cautelare da parte del GIP che hanno fatto scaturire una ordinanza di custodia cautelare carico di 12 soggetti, tutti operanti nei territori di Siracusa, Catania e Palermo, ritenuti responsabili di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, marijuana ed hashish.
Numerose le perquisizioni eseguite con l’ausilio di cani antidroga e di ricerca di armi ed esplosivi; nell’attività sono stati impegnati circa 80 carabinieri del Comando Provinciale, con l’ausilio concorre di un elicottero dell’Arma.
Concetto Alota