La Corte d’appello di Catania ha riformato in meglio la condanna a carico dell’assistente capo della polizia penitenziaria, Zagarella Paolo, che prestava servizio presso la casa circondariale di Cavadonna con la qualifica di coordinatore. Mentre in primo grado era stato condannato dal gup alla pena di 7 anni e 4 mesi di, accogliendo le censure difensive proposte dal difensore dell’imputato avvocato Antonino Campisi, la Corte d’appello lo ha condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione per i reati di peculato e corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, per avere passato informazioni all’esterno del penitenziario siracusano.
Per i giudici del secondo grado, le condotte poste in essere da Zagarella non hanno agevolato o favorito alcuna associazione malavitosa. L’avvocato Campisi ha ottenuto per il suo assistito gli arresti domiciliari.