Siracusa, 4 aprile 2022 – Siracusa ha perso in termini di cultura (in riferimento al concorso nazionale) e sport, aspetti fortemente collegati tra loro. A dirlo è il movimento “Civico 4”, che accusa l’Amministrazione di non aver mai programmato nel settore, tanto da dover affrontare problemi di manutenzione ordinaria come fosse emergenza. A riprova di ciò, il leader Michele Mangiafico cita la “determina 21 del 23/02/2022 con cui sono stati prelevati 30 mila euro dal fondo di riserva del sindaco per la manutenzione straordinaria dell’impianto elettrico del campo di calcio del “Pippo Di Natale”, guasto dal 16 dicembre e alla data odierna non ripristinato (108 giorni!), e la numero 38 del 18/03/2022 con cui sono stati prelevati altri 60 mila euro dal fondo di riserva per servizi urgenti di manutenzione della “Cittadella dello Sport”, la cui gestione è stata recentemente revocata alla ditta appaltatrice da parte dell’Amministrazione comunale, che tuttavia non era (e non sarà) pronta per assumerla direttamente.”
Una mancanza di programmazione che si avverte anche spulciando il Peg del 2021 che, per il 2022, “prevede – spiega Mangiafico -all’interno del macro aggregato 6, circa 300 mila euro di spese per il personale impiegato nel settore dello sport, 460 mila euro per le spese di gestione degli impianti sportivi e circa 30 mila euro per le politiche giovanili e del tempo libero. Francamente, troppo, troppo poco.”
E poi c’è il problema degli impianti, a partire dal più maestoso: la Cittadella dello sport che, secondo il movimento, di cui il Comune avrebbe” affidato alle carte bollate il futuro, causando il disagio oggettivo dei cittadini e delle associazioni che fruiscono degli impianti, con lo scandalo, per ultimo, della partita persa il 13/03/2022 dai ragazzini di 13 e 14 anni dell’Acquatic Club, che hanno trovato al loro arrivo i cancelli chiusi”.
“La perdurante assenza della copertura della piscina, – aggiunge Mangiafico -, limita le ambizioni di una città che, nonostante ciò, vede la prima squadra di pallanuoto militare nella massima serie, senza poter disputare a Siracusa le gare internazionali. Una presunta “task force” di tecnici comunali occuperà nei prossimi giorni quattro stanze della Cittadella dello Sport, ma si tratta di personale comunale che, a quanto ci risulta, non è stato “manlevato” dal carico di lavoro che già di per sé deve gestire.”
Carenze anche nel mondo del calcio, con in testa lo stadio Nicola De Simone sul quale, a detta del movimento, non si sarebbero mai posate le attenzione dell’attuale Amministrazione.
“Solo una parte dello stadio – denuncia il leader -è, attualmente, fruibile, ovvero quella relativa alle tribune e ad una delle due curve, limitando fortemente le ambizioni di chi voglia investire nel calcio, aumentando la difficoltà nel trovare adeguate sponsorizzazioni.”
Restando nel mondo del calcio il movimento chiede una sorta di “operazione verità” sul campo di via Lazio e gli spazi annessi, ivi compreso il tensostatico, dove insiste un cantiere “i cui tempi di completamento – spiega il movimento – appaiono tanto indefiniti quanto opache le comunicazioni istituzionali che la città meriterebbe da parte di una classe politica trasparente. Secondo quanto riportato nella tabella affissa sul cancello, il tempo utile per l’esecuzione dei lavori era 120 giorni, per cui siamo in ritardo di oltre otto mesi. Le attività sembrano bloccate, le motivazioni non vengono rese note, la programmazione resta impossibile. Ipotizziamo che l’Amministrazione possa avere redatto un progetto funzionale a procacciare un finanziamento (stile “strisce ciclabili”), ma carente al punto tale da determinare, anche qui, un contrasto con la ditta appaltatrice”.
Del “Pippo Di Natale” “abbiamo già anticipato – continua Mangiafico – relativamente al fatto che le società siano ancora costrette a giocare solo con la luce del sole. Aggiungiamo che quello che una volta era il campetto di pallamano, ad est della struttura, è in totale stato di abbandono”.
All’interno del Parco Robinson di via Madre Teresa di Calcutta insiste, vandalizzato, l’unico campo di basket aperto alla città, mentre del pallone tensostatico è rimasto solo lo “scheletro” a fronte di un primo cittadino che festeggiò la sua elezione proprio lì, asserendo che quel luogo sarebbe stato la cartina di tornasole della sua Amministrazione comunale.
“La città deve ritrovare autonomia nel settore dello sport, – continua Mangiafico – liberandosi dalla schiavitù del fondo di riserva del sindaco, utilizzato per intervenire (in ritardo) sulle emergenze. È necessario restituire alle politiche dello sport programmazione e rispetto per gli eventi che possono dare lustro alla città. Citiamo, per fare alcuni esempi concreti, i casi della Siracusa City Marathon, lasciata agli archivi degli anni trascorsi, e dell’Ortigia Sup Race (campionato assoluto che giungerà nel 2022 alla sua quinta edizione), tagliata fuori dall’assegnazione dei contributi economici straordinari del Comune di Siracusa.
Siracusa ha urgente bisogno di adeguati piani di gestione della manutenzione dell’impiantistica sportiva pubblica. Bisogna stanziare somme specifiche in bilancio, riorganizzare il settore dotandolo di un numero sufficiente di risorse umane, integrare le proposte concepite dall’attuale Amministrazione a valere sui fondi del Pnrr con progetti per lo sport.
Sarà necessario dotare ogni porzione della città di spazi dove poter fare liberamente attività fisica e sportiva all’aperto, come ad esempio campetti, playground, canestri, piazze e villette realizzate con attrezzatura per outdoor fitness (vere palestre), interagendo con tutte le associazioni sportive del territorio. Anche le scuole devono rientrare in una politica di sistema con la valorizzazione delle palestre esistenti e la restituzione di centralità al binomio tra sport e cultura. Con questo spirito, – conclude il leader a nome del movimento -la politica universitaria guardi all’opportunità di portare nella nostra città la Facoltà di scienze motorie.”