I risultati del programma, denominato Birba (Baby and Infant on Board Risk Accident), in applicazione di un protocollo d’intesa siglato nell’ottobre del 2015 tra la Sezione della Polizia Stradale di Siracusa e l’Azienda sanitaria provinciale aretusea, sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato insieme con il comandante della Polstrada di Siracusa Antonio Capodicasa e il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta, il direttore sanitario e il direttore amministrativo Anselmo Madeddu e Giuseppe Di Bella, i direttori sanitari degli ospedali e dei Distretti, il responsabile dell’Unità operativa Materno Infantile Carmelo Marchese, il responsabile dell’Educazione alla Salute Alfonso Nicita e i direttori dei reparti di Ginecologia ed Ostetricia, Pediatria e Neonatologia dei presidi ospedalieri siracusani, nonché una rappresentanza di genitori di bambini che hanno partecipato alla formazione.
Il programma di Educazione stradale, in corso nel territorio siracusano, rientra nell’ambito della omonima iniziativa promossa a livello nazionale dalla Direzione Centrale delle Specialità della Polizia di Stato e dal Servizio Polizia Stradale.
I corsi, tenuti nella sala riunioni dell’ospedale Umberto I di Siracusa da personale incaricato della Polstrada ed in particolare dalla Sovrintendente Daniela Forte, responsabile dell’Ufficio Infortunistica e Tutor del progetto, durante gli appuntamenti pre e post partum organizzati dall’Asp di Siracusa attraverso i Consultori familiari, i reparti di Ginecologia e Ostetricia e Pediatria e l’Educazione alla Salute, sono iniziati a dicembre del 2015 e ad oggi sono stati realizzati complessivamente 15 incontri.
“E’ una lodevole iniziativa – ha sottolineato il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Brugaletta – che contribuisce a prevenire l’insorgere di situazioni di emergenza, con risvolti a volte drammatici, nella consapevolezza che la preoccupazione di ogni madre verso il proprio piccolo costituisce il primo e più importante fattore di protezione, se è conseguenza di una piena e corretta informazione. E’ di fondamentale importanza imparare ad adottare comportamenti corretti che limitano i rischi per la salute e ne prevengono le conseguenze”.
Durante gli incontri la Polizia Stradale provvede, anche con l’ausilio di audiovisivi, ad illustrare l’importanza dell’utilizzo dei sistemi di ritenuta e a fornire istruzioni relative ad omologazione, modelli, tipologie di classificazione e montaggio di seggiolini ed adattatori. “Al riguardo è opportuno tenere presente un dato allarmante – ha spiegato il comandante della Polstrada Antonio Capodicasa – e cioè che sulle strade italiane muore più di un bambino ogni settimana e oltre 200 rimangono feriti. La causa maggiore di questi decessi è proprio il mancato uso dei seggiolini e degli altri sistemi di ritenuta, in grado di ridurre fino all’80% il pericolo di morte. Per queste ragioni, da quest’anno sono entrate in vigore le nuove norme sulla sicurezza dei bambini in auto e cambiano anche le sanzioni per chi non rispetta le regole. Lo scopo è ovviamente quello di aumentare la sicurezza dei più piccoli quando si viaggia.
Le nuove regole vanno a modificare la norma di omologazione ECE R44 e ECE R 129 per cui i nuovi prodotti avranno un requisito essenziale in più: l’obbligo di avere lo schienale fino ai 125 cm di altezza. L’uso del sistema di ritenuta (seggiolino o alzatina) è obbligatorio per i bambini fino ai 150 cm di altezza, circa 12 anni (limite che resta invariato). Dal 1° gennaio le nuove regole, infatti, vietano l’omologazione dei prodotti in commercio fino ai 125 cm di altezza del bambino. I bambini seduti sui rialzi, infatti, oltre ad avere una minore protezione in caso di urto laterale, hanno generalmente la cintura che passa troppo alta (ad altezza collo) e, soprattutto quando si addormentano, assumono posizioni pericolose. In caso di incidente, quindi, potrebbero subire danni notevoli. In base alla nuova normativa non è più possibile omologare seggiolini che non consentano di tenere lo schienale fino ai 125 cm. Se si vuole proteggere i bambini nel modo migliore bisogna scegliere prodotti con lo schienale: questo renderà più agevole l’utilizzo della cintura di sicurezza e garantirà una maggiore protezione in caso di incidenti”.
L’Asp di Siracusa e la Polizia Stradale, inoltre, attraverso l’Unità operativa Educazione alla Salute, hanno realizzato un educativo opuscolo a fumetti disegnati da Michele Di Mari, un agile strumento di informazione e prevenzione in distribuzione su tutto il territorio siracusano pensato per le future e neo-mamme che si trovano all’inizio di un lungo e delicato percorso di cura dei propri figli. Ringraziamenti per la collaborazione nella realizzazione grafica dell’opuscolo sono stati rivolti al giovane Di Mari al quale il responsabile dell’Educazione alla Salute Alfonso Nicita ha consegnato una targa ricordo.