Siracusa, 10 maggio ’24 – “Una città pulita rende tutti più orgogliosi” è il claim di una campagna di informazione che, nell’ambito del contratto del servizio di igiene urbana, il Comune e la Tekra terranno a Siracusa nei prossimi due mesi. L’obiettivo è sensibilizzare sulle corrette pratiche di differenziazione e smaltimento dei rifiuti rivolgendosi a tutte le tipologie di utenze, domestiche e non domestiche, con una particolare attenzione ai commercianti e al settore ristorazione e food.
Il primo step prenderà il via martedì prossimo quando, a partire dalle 10, in largo XXV luglio (Tempio di Apollo) e in piazzale Marconi il personale incaricato fornirà materiale informativo e ogni notizia necessaria a migliorare la qualità e la quantità di rifiuti differenziati a tutela dall’ambiente e del decoro urbano. Si lavorerà cercando di coinvolgere al massimo la cittadinanza, i turisti e le associazioni di categoria, puntando alla riduzione della quantità di spazzatura indifferenziata prodotta. Importante sarà, inoltre, il ruolo di operatori della comunicazione appositamente preparati chesi rivolgeranno alle attività commerciali per correggere eventuali errori commessi nelle differenziazione e nel conferimento degli scarti.
I gazebo resteranno in largo XXV luglio e piazzale Marconi tutti i giorni da martedì 14 a domenica 19 maggio. Successivamente, dal 21 al 26 maggio, saranno spostati in piazza Adda e piazza San Giovanni (giorno 26, quello di pazza Adda sarà installato in piazza Santa Lucia); infine, da martedì 28 maggio a domenica 2 giugno i gazebo saranno posizionati in via Tisia (nel cosiddetto piazzale Thun) e nella piazzetta di viale Tica.
Attraverso la campagna di informazione si tenterà di sensibilizzare anche sugli effetti positivi che una corretta differenziazione degli scarti produce sul contenimento dei costi a carico dei cittadini e nell’attivare un’economia circolare di riutilizzo dei materiali riducendo al massimo gli sprechi, oltre che contrastare il diffuso fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, a partire da quelli piccoli (i cosiddetti “litter”), gettati per strada senza curarsi dell’ambiente e del decoro dei luoghi.