Siracusa. Reddito di cittadinanza, alla ricerca dei furbetti: task force della guardia di finanza al Tribunale

Una stretta contro gli abusivi del reddito di cittadinanza e di lavoratori non in regola nella Provincia di Siracusa. Si indaga anche nei meandri degli ambienti mafiosi e della microcriminalità organizzata, così come nel comparto dei nomadi, ma anche tra normali cittadini che hanno pensati bene di lucrare tra le pieghe della legge entrata in vigore troppo velocemente, per motivi di ordine politico.

Indaga la Procura di Siracusa. Indagini affidate alla Sezione Economico Finanziaria della guardia di finanza. Una tac forze del comando provinciale di Siracusa, con a capo il tenente colonnello Antonino Sciabarrà, si è insediata a palazzo di giustizia per snidare i furbetti, attraverso un sistema telematico infallibile che incrocia i dati per scoprire con gli approfondimenti tutte le operazioni sospette.

Sarebbero arrivati a circa mille i casi sotto osservazione, scoperti e passati alla fase successiva; la legge parla chiaro, ma i per i furbetti del sussidio oltre alla denuncia per truffa, ed alla sospensione immediata delle erogazioni delle somme, scatta l’obbligo di restituire fino all’ultimo euro tutte le somme che sono state indebitamente percepite. In certe circostanze, si possono inoltre aprire le porte del carcere in quanto:“Chiunque presenti dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere oppure ometta informazioni dovute è punito con la reclusione da due a sei anni”.

Aggirare i paletti imposti dal decreto per ottenere il reddito di cittadinanza nella fase iniziale con la dichiarazione sostitutiva qualche documento taroccato, è stato fin troppo facile. Si tratta per lo più di furbetti che pensavano di arrotondare svolgendo lavoretti in nero anziché quelli di pubblica utilità, cui dovrebbero essere destinati. In tanti sono stati stanati in questi anni nella nostra provincia con casi limite, come quello scoperto dalla guardia di finanza nell’ottobre dello scorso anno quando è stato arrestato un uomo di 41 anni di Floridia per detenzione di 120 grammi di cocaina mentre a bordo di una Porsche Macan di sua proprietà, era stato fermato per un controllo da cui risultava percettore del reddito di cittadinanza.

Secondo le statistiche, nella nostra provincia sono oltre 14mila, di cui 4mila nel solo capoluogo, i nuclei familiari che hanno ottenuto l’accesso al beneficio, che per ottenerlo hanno dovuto dimostrare di possedere i requisiti necessari; i furbetti ora rischiano di non aver fatto un buon affare, ma di essersi messi nei guai con la Giustizia.

Concetto Alota

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