Siracusa, 12 marzo ’24 – Sul servizio di refezione negli istituti comprensivi, l’assessore alle Politiche scolastiche, Teresella Celesti, ha rilasciato la seguente dichiarazione.
In riferimento alla notizia sul posizionamento di Siracusa in fondo a “graduatorie” per il servizio mensa occorre rappresentare il senso della notizia.
Il rapporto di Save the Children sullo stato del servizio mensa, pubblicato il 30 novembre, quindi con riferimento agli anni precedenti, non svela alcun segreto e non aggiunge nulla di nuovo. Il ritardo del Sud sull’istituzione di classi a tempo pieno ha radici antiche, culturali e in nessun caso ascrivibili alle amministrazioni locali. Nel merito, proprio questa l’amministrazione comunale di Siracusa, in risposta alle modificate esigenze sociali, al fine di favorire il lavoro dei genitori, ha autorizzato negli ultimi anni classi di scuola primaria a tempo pieno. Certo, oltre cinquanta anni di ritardo sulla legge istitutiva del tempo pieno, che è del 1971, andranno colmati.
Intanto, però, rileviamo che, dall’1 settembre scorso, i numeri sono stati quasi raddoppiati. Attualmente i pasti vengono vengono fruiti da una media giornaliera di 1.600 alunni, a fronte dei 900 dell’anno precedente. Segno questo di un’inversione culturale. Inoltre va tenuto presente che, per legge, il tempo pieno può essere istituito solo dalle classi prime e che occorrono pure le determinazioni del Ministero dell’Istruzione, che autorizza gli organici, e la rivisitazione degli spazi nelle scuole.
Proprio per favorire un servizio mensa a misura delle esigenze dei bambini, il 7 marzo ho riunito i dirigenti scolastici, il dirigente comunale di settore, i docenti, i medici dell’Asp del servizio Dietologia, i referenti mensa delle scuole, i genitori e, insieme ai rappresentanti di “Grande Ristorazione”, ho potuto rilevare la soddisfazione per il servizio. Insieme si è concertato di apportare alcune modifiche al menù di primavera.
Costruire un efficace rapporto di collaborazione con i cittadini è obiettivo primario di questa Amministrazione che, nei luoghi opportuni e con azioni correnti e legittimate, ascolta e compone.
Il resto è chiacchiera.