La terza sezione del Tar di Catania ha dichiarato inammissibile il ricorso proposto dalla Spero srl che chiedeva l’annullamento del verbale della conferenza di servizio per l’approvazione del progetto definitivo di un approdo turistico da realizzare nel porto grande del capoluogo. Difesa dal professore Attilio Toscano, la Spero si è opposta alla decisione del Comune di verificare alcuni aspetti del progetto.
Il Comune di Siracusa aveva chiesto di riscontrare “se le opere previste possano essere annoverate tra quelle dichiarate di preminente interesse pubblico per poter procedere nell’eventuale richiesta di deroga per l’attuazione degli interventi all’interno della fascia dei 150 metri dalla battigia”; “se la semplice riclassificazione in zona territoriale omogenea H1 possa da sola bastare a consentire l’attuazione degli interventi”; “se l’approvazione dell’approdo determini un nuovo limite di battigia”. È stato, quindi, assegnato un termine di sessanta giorni per l’adeguamento del progetto. La società ricorrente ha replicato sostenendo che la verifica sia superflua e che riguardi elementi già esaminati in occasione della valutazione del progetto preliminare
Con memoria del 13 novembre la ricorrente ha fatto notare che in occasione della seduta della conferenza dei servizi del 15 febbraio si era preso atto dell’autorizzazione di massima espressa dalla Soprintendenza alla proposta di adeguamento progettuale presentata dalla società; completata l’attività tecnica di adeguamento del progetto definitivo, in corso di elaborazione, sarebbe stata proposta istanza al Comune per la riconvocazione della conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto definitivo.
A giudizio del Collegio “la posizione espressa dal Comune nell’ambito della conferenza dei servizi (…) aveva semplicemente sollevato questioni che spettava alla stessa approfondire e definire. Ne consegue che (…) il provvedimento impugnato non presenta natura lesiva per l’interessata”.